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lunedì 27 febbraio 2012

Commenti su stipendi in italia - 3

fonte:
http://www.corriere.it/dilatua/Primo_Piano/Economia/2012/02/26/dd1b9550-606f-11e1-aa87-12427cb0d5f0_3/stipendi-italia-eurozona_full.shtml
 
costo del lavoro alto
27.02|09:31 Lettore_2177082
se il governo non si mette in testa che se abbassa il costo del lavoro tenendo d'occhio gli imprenditori furbi, si potrebbe uscire da questo tunnel, combattere il lavoro nero che è una piaga del paese .Aiutare gli imprenditori giovani che anno voglia di crescere ,con sgravi fiscali per nuove assunzioni.
E in Germania...
27.02|09:30 jenkin
si lavora 35 ore alla settimana. Lo stipendo medio di un operaio senza specializzazione è di 1800 euro netti.
anche il rendimento non è paragonabile
27.02|09:30 Parnaso
Ho avuto modo di lavorare in Scandinavia e di avere persone alle mie dipendenze. La qualità del lavoro e la resa sul lavoro di queste persone non erano paragonabili con quanto ottenuto da analoghi dipendenti in Italia. Tra l'altro l'orario lavorativo era inferiore e gli stipendi maggiori.
Ed ecco che la verità comincia ad emergere
27.02|09:30 Italian Sniper
Paesi europei nei quali esistono normative di civiltà simili all art 18 riescono ad essere : piu competitivi di noi, piu produttivi di noi e ad remunerare di piu il lavoro. Alla faccia dell art 18 padre di tutti i mali, peraltro non risolti neanche con la legge 30 (legge Biagi) che nonostante la creazione di precarizzazione diffusa non ha risolto il problema dell occupazione/produttività. E allora come mai gli altri riescono a coniugare salari piu elevati con forme di protezione sociali molto forti? Non sarà che il problema sta altrove (es classe dirigente/imprenditoriale che dovrebbe essere rottamata al piu presto?)
E IL GOVERNO MONTI COSA STA FACENDO???
27.02|09:29 Lettore_2200229
Facciamo un esempio......un azienda indebitata e che comincia a perdere clienti per via del costo del prodotto che vende cosa dovrebbe fare prima di tutto?? Io penso (visto che sono laureato in terza media) che bisognerebbe cominciare a ridurre i costi improduttivi per mantenere la competitivita'.....invece il governo va' nella direzione opposta cioe' preferisce pagare meno le materie prime e diminiure la qualita' del prodotto insomma un suicidio
Li stipendi itajani
27.02|09:22 Giggi.L
Pare che li stipendi, qui in Itaja, so’ bassi più che ’n Grecia, Cipro e Spagna… Si Mario co’ le tasse ce li taja, me dici er popolino che se magna?.. Co’ le retribbuzzioni così basse, penalizzate poi da l’inflazzione, ce stanno ad aumenta’ ancora le tasse?.. Me sa che scoppia ’na rivoluzzione!.. Vabbè che semo tutti pecoroni, ma nun se pònno mica approfitta’… ce stanno a spreme come li limoni!.. Chi paga è chi li sòrdi nun ce l’ha… E mo’ nun ce sta manco l’illusione der tesoretto preso a l’evasione!..
Disastro sociale!
27.02|09:22 cesco50
Lo stipendio dei lavoratori determina la civiltà e il progresso di un popolo. Da molto tempo l’Italia operosa si aspettava una verifica di questo tipo e l'attenzione da parte del Governo. Da circa dieci anni, nel nostro Paese si sono verificati due fenomeni abbastanza indicativi, attraverso i quali molte famiglie si sono trovate depauperati della loro ricchezza: la stagnazione dello stipendio, già basso allora rispetto al resto d’Europa e la diminuzione del potere d’acquisto in continua ascesa. Le origini di questo fenomeno sono svariate e incolpare agli imprenditori è un errore gravissimo. L’eccessiva burocrazia, l’elevata evasione fiscale dovuta alla mancanza di fiducia del cittadino verso le istituzioni accompagnata da un malcostume endemico, la voragine finanziaria generata da un eccessivo indebitamento, la scarsa pianificazione delle risorse finanziarie negli enti locali e le eccessive spese per le grandi opere sono le dolenti difficoltà ai quali bisogna dare una svolta decisiva. Organizzare di tutto punto lo Stato italiano, indipendentemente dalle cause che hanno generato la crisi, è la grande sfida che l’Esecutivo del Professor Monti ha davanti. Il fallimento di quest’opportunità si tradurrà in un disastro economico, finanziario, politico e particolarmente sociale, senza precedenti nella storia del nostro Paese.
Chissà come faranno
27.02|09:13 deluso60
tedeschi, francesi, tutti ad essere competitivi ... questo a dispetto di tutti quelli che vorrebbero gli Italiani pagati e sfruttati come i cinesi. Chiaramente la prima cosa da fare, secondo la Fornero, è produrre di più. Ma si mettiamo le brandine in azienda e dimentichiamoci della nostra vita!! Chiaramente voi pensate che i guadagni derivanti saranno distribuiti ai lavoratori? Illusi!! In svizzera finiranno!!! Siamo proprio un popolo bue!!!
Fate attenzione a non fare di tutta l'erba un solo fascio...
27.02|09:07 Lettore_2211867
Vorrei porre l'accento sul fatto che esiste una larga schiera di dipendenti pubblici che lavorano (e che quando lavorano, lavorano anche per tutti quei dipendenti che non lo fanno) e che prendono, come me, uno stipendio lordo di € 1715,00 al mese, con trattenute (leggi tasse) di € 805,00 al mese. Voglio anche ricordare che chi lavora come me nel pubblico non può per legge fare altri lavori ( naturalmente se è onesto e non ha qualche protezione alle spalle), non può avere partita iva e se fa qualcosa al di fuori, lo può fare saltuariamente e una sola volta nell'anno con la stessa impresa... E' vero c'è il posto sicuro, ma alla fine del mese i conti non tornano mai!!
sarebbe meglio il confronto al netto
27.02|09:07 Fp_Meet
che la situazione in italia sia drammatica é innegabile..per questo me ne sono andato 4 anni fa...ma per un confronto piú realistico sarebbe stato meglio analizzare il guadagno netto e non il brutto. le detrazioni sono diverse da paese a paese..ad esempio per una paga netta di 1.800 euro mensili in Germania bisgona aver uno stipendio lordo di 3.400, per guadagnare 2.600 netti bisogna guadagnare brutto 4.600 e cosí via sempre piú trattenute...
Qualcuno mi può spiegare....
27.02|09:07 Lettore_719218
... come mai allora nessun Paese straniero investe in Italia, se il costo del lavoro è così basso? E come mai ad esempio in Francia gli stipendi dovrebbero essere 1,4 volte più alti dei nostri, e invece conosco due persone a Parigi, laureate, che prendono 1100/1200 Euro netti al mese e lavorano ormai da 8 anni? La verità è che ad esempio un operaio in Italia costa all'azienda 35mila Euro l'anno, evidentemente il lordo francese comprende TUTTI i contributi e le tasse versate allo Stato, quello italiano invece NON lo comprende. Altrimenti un'impresa tedesca, o francese, dovrebbe investire subito in Italia!!! Ma ci vuole tanto a capire le cose???
ALRogo?
27.02|09:07 balkanian
La Sua analisi e' verissima, ma di chi e' la colpa? solo dello Stato ?(come se nello Stato ci fossero degli Alieni e non degli Italiani come Lei). Glielo dico io di chi e' la colpa (in modo rilevante ovviamente, non solo!): e' di tuttu quegli "imprenditori da quattro soldi che in passato non hanno mai voluto investire una lira in ricerca e sviluppo. In Germania lo Stato (quello Tedesco!) si riprende molto di piu' (andate a domandare ad un lavoratore scapolo quanto paga di tasse!)ma i prodotti tedeschi noi li compriamo lo stesso indipendentemente dal prezzo (per la verita' non riesco a capire dove prendiamo i soldi visto che guadagniamo cosi poco!) perche sono prodotti seri, frutto di anni di ricerca e sviluppo seri, fatti spesso anche da ricercatori Italiani che da Voi in Italia vengono "schifati" ("non han voglia di fare nagott!). E lo dico con cognizione di causa, non so se mi spiego. Io ho provato in passato a comprarmi elettronica italiana fatta in Veneto: taccio per carita' di patria. Auto fatte in Italia (arrugginivano gia' sul catalogo!), macchine e macchinette varie. Pero' per il lusso non ci batte nessuno. Yacht, fuoriserie, moda. Fatta di chi e per chi? Ora bisogna ricominciare da capo, per il bene dell'Italia che amiamo, ma se non vi mettete in testa di fare cose serie e non di fare concorrenza alla Cina (mission impossible) il futuro lo vedo ancora piu nero (sic!).
IL GOVERNO NON LO SAPEVA
27.02|09:07 FIMPERO
I lavoratori lo sapevano, lo sancisce ufficilamente anche Eurostat ma di questo problema il governo non ha mai parlato . Fosre non è una priorità anche se è ormai convinzione di tutti che per uscire dalla crisi è necssario rilanciare i consumi. E come si rilancia no i consumi con questi stipendi ?. Mi pare che al governo del paese abbiamo sostutito la Banda Bassotti con Pippo Pluto e Paperoga.
SEMPRE RECORD NEGATIVI NELLA NOSTRA" DEMOCRAZIA"
27.02|09:07 francesco0301
Quando la fetta più grande della torta è presa dai manager,agli "altri" restano le briciole. Ma ciò potrebbe anche essere tollerato, se almeno ci fossero risultati positivi di gestione.
risposta:diiiego83
27.02|09:07 Elatan
Bravo se tu sei cosi qualificato e ti accontenti che ti diano 1.500 euro fallo per amor di patria, ma guarda i politici. io Lavoro in Svicera nel campo delle ricerche per una ditta americana, arrivano givani Lauraiti di tutta Italia a dare il loro contributo di crescita per l'azienda e di que 1500 euro che prendi tu in italia loro ne prendon per tre volte in piu. poi quando amor di patria, io ne ho perche' parte del mio guadagno lo investito in italia solo per amor di patria Pago tutte le tasse comunali anche se ci vivvo 4-2 settimane a l'anno e se lo vuoi sapere pago anche la tassa della TV, ma mi contento lavorare a l'estero piu diritti. Consiglio vai allestero e fai esperienza se un giorno vuoi ritornare lo puoi sempre fare se ne ai voglia
ultimo posto e Slovacchia
27.02|09:07 alena.p
Sono di Slovacchia a due mesi fa sono stata a Roma. Sono stata molto sorpresa quando avevo visto i prezzi - stessi che da noi. Allora nei supermercati meno caro :( Ma maggioranza di slovacchi guadagna vicino 400 euro. Italia e ancora bell Paese. La vita in Slovacchia é molto triste...
Al problema dei bassi redditi da lavoro,
27.02|09:07 pclodio
deve aggingersi, a parer mio, anche quello delle pensioni. Personalmente, andato in pensione nel 2004, da allora non ho visto una Lira (Lira) di perequazione concreta del mio reddito. Viviamo quindi in un Paese in cui i lavoratori "non protetti" da qualcuno o da qualcosa devono vivere con redditi da fame o quasi. La solidarietà familiare, che fino a qualche tempo fa ha retto il sistema, con l'aiuto dei cd. nonni, se ne sta andando "ad puta" e le prospettive, grazie anche alla feroce cura Fornero, non sono certo allettanti. In compenso, le tavole rotonde intente a discutere su questi temi aumentano a dismisura, ma producono solo "chiacchere e distintivi". Da queste tavolate poi nascono paroline magiche come "produttività", che dovrebbe aumentare, quando la maggior parte di chi da lavoro, nel privato, è in crisi finanziaria o sta per chiudere. In sintesi, per come la vedo io: o si abbatte significativamente il peso del costosissimo apparato statale (ma chi se la prende la briga, dato che è proprio lo Stato, inteso in senso generale, il luogo dove albergano le tessere?) o non se ne esce. In alternativa la miseria (quella vera) dilagherà, a breve, con il possibile insorgere di gravi pericoli, anche per la tenuta del sistema democratico (?) del Paese.
Ma solo adesso ve ne siete accorti ?
27.02|09:07 irpino power
I nostri governanti lo hanno saputo da sempre ma hanno fatto finta di niente. Ci siamo sentiti dire che siamo dei "Fannulloni" ma per gli stipendi che prendiamo siamo fin troppo seri se lavoriamo ancora. Ci hanno bloccato gli stipendi (pubblico impiego) ma loro la CASTA non ha mai pensato al popolo italiano. Signori Professori attenzione che la pazienza ha un limite. Non tirate ancora la corda che si spezza.
come i tedeschi .....
27.02|09:07 gnegnone
noi dobbiamo andare in pensione come i tedeschi , lavorare sodo come i tedeschi ma a meta' stipendio e con servizi scadenti e piu' cari.
Ops
27.02|09:07 Lettore_1051554
Per vent'anni si diceva che il costo del lavoro in Italia è troppo alto perchè le retribuzioni erano troppo legate a meccanismi di autorivalutazione e menate varie. E adesso guarda guarda, scopriamo che al lordo delle imposte il problema non è li: magari ce la facciamo questa volta a finire di osannare predicatori di modelli economici stra fallimentari e proviamo a fare un po' di ridistribuzione della ricchezza: sia mai che ripartano anche i consumi così ??

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