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lunedì 27 febbraio 2012

Rubini direttore Enit : Monti non può mettermi un tetto allo stipendio

Rubini di Enit: Non ci sto.
Dicono che per legge l’auto blu non mi spetta, ma quelli prima di me ce l’avevano l’auto blu e io che sono un personaggio ugualmente importante, direttore generale dell’Ente del turismo, devo essere da meno?
Al telefono con il Fatto Quotidiano ragiona così Paolo Rubini, direttore dell’Enit, considerato un manager molto vicino all’ex ministro del turismo, Michela Vittoria Brambilla.
Nonostante la direttiva governativa numero 6 del 2010 e l’articolo 2 del decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 agosto dell’anno passato abbiano individuato nel dettaglio quali sono gli alti dignitari pubblici ad aver diritto a un “auto di servizio” e in questa schiera di eletti lui non ci sia.
Rubini non ha voluto sentir ragioni.
E tutti i giorni gira su un’auto blu con autista, noleggiata da un’azienda privata, la Nazionale società cooperativa.
A spese dell’Enit, naturalmente, cioè a spese dello Stato, cioè a spese di chi paga le tasse.

IL FATTO è entrato in possesso delle fatture per il noleggio, cifre salate: 5.470 euro il 22 dicembre 2011, per esempio; 4.081,20 un mese prima; altri 4.574,60 il 21 ottobre.
Rubini non molla: “Quell’auto non è a mia esclusiva disposizione”.
Gli facciamo presente che dalle fatture risulta che la usa tutti i giorni.
Lui ribatte: “C’è una bella differenza tra uso esclusivo e uso quotidiano”.
Mah?
Questa dell’auto blu, costi quel che costi, non è l’unica stramberia che sta uscendo dal mazzo di carte della gestione Enit.
Da un paio di mesi negli uffici dell’ente, nella palazzina liberty di via Marghera, a un passo da Termini a Roma, è in corso un’ispezione ordinata dal Ministero del Tesoro.
E ne stanno venendo fuori di tutti i colori.
Dal rifiuto di pagare il contributo di solidarietà stabilito dalla legge per quei manager pubblici che guadagnano più di 90 mila euro all’anno, alla decisione di affittare una lussuosa sede senza gara, come fosse un’eredità di famiglia e non un bene dello Stato, alle bollette mozzafiato dei telefonini dei dirigenti.
Sta emergendo, insomma, come all’Enit di Rubini si considerino una specie di realtà a sé stante, la Repubblica autonoma del turismo.
Anche la storia dei telefonini è probabilmente figlia di questa bizzarra visione uotonomista.
Per stipulare contratti di telefonia, gli uffici pubblici passano in genere per la Consip, società pubblica che indice le gare e sceglie i fornitori.

Anche all’Enit avevano un contratto del genere con Tim, con un codice per distinguere le telefonate di servizio da quelle private.
Ma l’hanno disdetto per far posto a Vodafone.
“Costa di meno”, precisa Rubini.
Ma a leggere le bollette vengono i dubbi.
Ce n’è una relativa al bimestre 24 luglio/23 settembre 2011 davvero esagerata: 54.195,40 euro per un numero di chiamate e sms che occupano la bellezza di 10 pagine di allegati.
“Colpa di un virus, Vodafone ha riconosciuto l’anomalia e stornato le somme”, incalza Rubini.
Ma anche le altre bollette “normali” presentano totali ragguardevoli.

Pure le vicende dell’affitto della dependance in via Magenta a Roma è assai curiosa.
Anche in questo caso c’è una legge precisa che regola la materia, una norma vecchia, ma tutt’ora in vigore: il Regio decreto del 18 novembre 1923.
Ancora una volta all’Enit, però, hanno fatto a modo loro.
Rubini ha ignorato le valutazione dell’Agenzia del Territorio e incaricato della faccenda un privato, l’ufficio Roma Centro di Stima Casa a cui ha pagato una parcella di 21.780 euro.
Poi senza gara ha affittato l’immobile come fosse roba sua.
Il contratto è stato firmato il 3 gennaio e la scelta è caduta sulla Federazione russa presso l’Onu (presso la Fao) a Roma.
Importo del canone, 30 mila euro al mese per 1.200 metri quadrati, più cortile di 415 metri quadrati, più dependance di altri 75 metri quadrati.
Soddisfatto forse di questo risultato, Rubini l’ha preso come uno sgarbo personale che lo Stato gli chiedesse il contributo di solidarietà previsto dal decreto Salva Italia di Monti, il 5 per cento sulle somme eccedenti i 90 mila euro l’anno e il 10% su quelle oltre i 150 mila.
Applicando la legge, il direttore del personale, Marco Montini, gli aveva trattenuto 4.492,36 euro sulla tredicesima e 1.307 euro sullo stipendio di dicembre.

Non l’avesse mai fatto: Rubini l’ha fulminato con un richiamo disciplinare.
Ovviamente Montini ha reagito facendo ricorso e allora Rubini si è rivolto alla Ragioneria generale dello Stato per avere un parere definitivo.

Arrivato il 9 febbraio a firma del del Ragioniere generale, Mario Canzio, che ha dato totalmente torto a Rubini ribadendo che il contributo i dirigenti pubblici lo devono pagare.
In più ha ricordato al direttore generale dell’Enit che per gli interim che si è auto assegnato (le sedi del Giappone, di Francoforte e la direzione Organizzazione) non può pretendere un euro di più.
Lo stipendio che prende basta e avanza.

Di Daniele Martini (Il Fatto Quotidiano) pagina 12

Stipendio 30000 euro al mese grazie alla politica

Quintuplicato lo stipendio ‘pubblico’ della moglie del Responsabile Pisacane 

Già consigliere regionale della Campania, Annalisa Vessella è amministratore delegato dell'Istituto di Sviluppo Agroalimentare, l'agenzia finanziaria di cui è socio unico il ministero dell'Agricoltura di Saverio Romano. L'aumento di retribuzione rivelato da un'interrogazione del deputato Pd Nicodemo Oliverio

Hanno quintuplicato il suo stipendio di amministratore delegato di un’azienda di Stato. Ed è già consigliere regionale della Campania a quasi diecimila euro al mese. E, per di più, è anche moglie di un parlamentare. Un’interrogazione parlamentare del Pd fa tornare la signora Annalisa Vessella agli onori della cronaca. E di riflesso anche il marito, Michele Pisacane. Annalisa e Michele, una famiglia che vive di politica. Alla grande. Lei l’abbiamo lasciata a settembre fresca di promozione da consigliera di amministrazione ad amministratore delegato dell’Istituto di Sviluppo Agroalimentare (Isa), a chiederci maliziosamente se esistesse un nesso tra la nomina e la circostanza che sia la moglie di un deputato dei Responsabili decisivo per le sorti del governo B.

Il peone Pisacane, eletto nell’Udc dopo aver collezionato una raffica di pettorine tra centro destra e centrosinistra, ha infatti lasciato Casini per diventare uno dei trasformisti alla Scilipoti. Nel 2010 la moglie si candidò (e venne eletta) al consiglio regionale scegliendo di comparire sulla scheda col cognome Pisacane, mentre lui tappezzava la provincia napoletana di manifesti con la scritta ‘Vota Pisacane’. Per di più, lui, ex sindaco di Agerola, paese di collina della provincia napoletana che affaccia sulla costiera amalfitana, è il cofondatore dei Popolari di Italia Domani insieme a Saverio Romano, ministro delle Politiche Agricole e in questa veste socio unico dell’Isa, l’agenzia finanziaria del ministero che eroga finanziamenti a tassi agevolati alle imprese agricole, circa 200 milioni di crediti già assegnati.

La lievitazione dello stipendio della signora Vessella Pisacane è rivelata da un’interrogazione a risposta in commissione Politiche Agricole presentata dal deputato calabrese Pd Nicodemo Oliverio e in attesa di essere evasa. Oliverio mette nero su bianco che prima del rinnovo estivo del Cda il compenso spettante ai consiglieri uscenti dell’Isa ammontava a 25.000 euro su base annua, fatta salva un’indennità aggiuntiva al presidente e all’amministratore delegato. In base a un decreto legge del 2010 – ricorda Oliverio – le indennità dei Cda delle società interamente pubbliche andrebbero ridotte del 10%.

Invece all’Isa le cose sarebbero andate diversamente. L’assemblea – afferma il deputato Pd – ha “rideterminato i compensi su base annua prevedendo per il presidente (Nicola Cecconato, un 45enne di Treviso, ndr) un compenso di 160mila euro, per il vice presidente e per l’amministratore delegato (la signora Vessella, laureata in legge ed ex segretario comunale, ndr) un compenso di 140mila euro, per i consiglieri un compenso di 80mila euro”. Come se non bastasse, si legge nell’interrogazione, il Cda successivo all’assemblea avrebbe attribuito a presidente ed Ad indennità aggiuntive da nababbi: 137.500 euro per il presidente e 117.500 per l’ad “oltre al riconoscimento di un rimborso spese forfettario per alloggio ed auto pari a euro 55mila annui ciascuno”.

Per farla breve: tra lei col doppio stipendio di Ad dell’azienda pubblica e consigliere regionale, e lui con l’indennità parlamentare, la famiglia Pisacane intasca più di 30mila euro mensili. Che si sarebbero ridotti a poco più di 20mila euro se i compensi dell’Isa fossero rimasti quelli del vecchio Cda. Pisacane intanto a ottobre ha guadagnato una meritatissima fama per essere stato il 316° e ultimo deputato a votare la fiducia a Berlusconi, nella zona Cesarini della seconda chiamata. Un voto maturato al termine di una lunga meditazione. “Così ora Berlusconi mi sape”, avrebbe esclamato in dialetto napoletano riferendosi a chi doveva capire ed ha capito. Non si capisce, invece, se sia stato opportuno nominare un consigliere regionale (e persino moglie di un parlamentare) alla guida di una società pubblica che eroga finanziamenti ai potenziali elettori. L’interrogazione di Oliverio prova a sollecitare il ministro Romano anche su questo punto. Chissà se otterrà risposta. “Il ministero delle Politiche Agricole – afferma il deputato calabrese – avrebbe bisogno di un ministro che affronti le difficoltà del settore e non di uno impegnato in tutt’altre faccende per rafforzare le sue clientele, quelle degli amici e degli amici degli amici”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/03/quintuplicato-lo-stipendio-pubblico-della-moglie-del-responsabile-pisacane/168182/

FRIULI VENEZIA GIULIA – TREMILA EURO AL MESE PER RAGGIUNGERE TRIESTE DA PORDENONE

L’emendamento per sfuggire ai tagli “romani”

Un consigliere regionale in fondo prende 5. 500 euro al mese”. Per il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo, che di euro al mese netti se ne porta a casa 7. 327 (secondo i dati forniti dal sito parlamentiregionali. it), si tratta in fondo di soldi sudati e guadagnati. Per ora, anche in questa regione a statuto speciale, di riduzioni, reali, ai costi della politica non se ne sono viste. Nel frattempo i politici regionali, oltre alle indennità, si portano a casa anche un rimborso vitto di 735 euro per 21 giorni di lavoro, più quello per l’uso della macchina che, a seconda della provincia di residenza, varia dai 533 euro per i triestini – sempre per tre settimane ma le settimane di presenza in Consiglio sono quasi sempre due – ai 3. 210 per chi arriva da Pordenone e deve farsi 117 chilometri. Gli stessi che intasca l’ex presidente del Consiglio regionale, il leghista Eduard Ballaman, dopo aver scorrazzato, a spese dei contribuenti per quasi due anni (dal 2008 al 2010), con l’auto blu per viaggi di piacere con la propria compagna.

E poi ancora altri 1. 300 euro di indennità di funzione. Tutti ovviamente esentasse. Mentre in attesa di una risposta da Roma, resta sulla carta, e forse entrerà in vigore dalla prossima legislatura, cioè dal 2013, la proposta di tagliare i consiglieri portandoli dagli attuali 59 a 49. Finora, quello che è riuscito a partorire il Consiglio regionale è solo il passaggio del vitalizio dal sistema retributivo a quello contributivo a partire però sempre dalla prossima legislatura.

Ma ci sarebbe una buona notizia: visto che le indennità dei consiglieri sono agganciate a quelle dei parlamentari e per la precisione corrispondono al 70 % di quanto guadagna un deputato, per forza di cose – considerati i tagli in vista – anche la loro busta paga sarà, per così dire, più magra. E invece no, perché grazie ad una mossa astuta, un emendamento inserito nella legge finanziaria 2012 e votato a novembre trasversalmente da tutti, con esclusione dell’Italia dei Valori, le indennità dei consiglieri sono state “blindate” e fissate a quanto loro stessi percepivano a gennaio dello scorso anno. Insomma, come ha denunciato il consigliere dell’Idv Alessandro Corazza, si è trattato di “una “messa in sicurezza” da nuovi tagli nazionali dell’indennità”, ma non solo anche dei soldi a disposizione dei gruppi Consiliari.

Ma c’è di più: “L’aver slegato l’indennità dei consiglieri da quella dei parlamentari e averla definita all’importo in vigore al 1 gennaio 2011, ha un effetto diretto anche sui vitalizi di chi è già in pensione e di chi ancora deve andarci, evitando che anche questi siano adeguati ai tagli romani”. E ad essere a rischio è anche il referendum proposto dal Comitato guidato da Giovanni Ortis e ora al vaglio del Tribunale, che chiede di abolire i vitalizi e la cosiddetta indennità di fine mandato, come ha indicato il consigliere Corazza: “Andando a modificare la legge sull’assegno vitalizio si fa decadere definitivamente il referendum abrogativo. In questo modo i Consiglieri regionali hanno eliminato quello che per loro rappresentava un problema non indifferente”.

fonte:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/02/a-statuto-speciale-i-politici-sprecano-meglio/188356/

VALLE D’AOSTA – 1300 DIPENDENTI SU 128 MILA ABITANTI

Il regno incontrastato dell’Unione Valdotaine

La casta in Valle d’Aosta è una cosa seria, la politica è ovunque: un potentissimo Consiglio regionale di 35 membri, 74 consigli comunali, 8 Comunità montane, 10 Aziende pubbliche di promozione turistica, un consorzio Bim (bacini imbriferi montani), una Cva (Compagnia valdostana acque), un Consiglio permanente degli Enti locali (con tanto di Consorzio Enti locali come “braccio operativo”) che riunisce i 74 sindaci (quasi tutti dell’Union Valdotaine) deputato a “favorire l’integrazione dei comuni con la politica della Regione (ovviamente a guida Unione Valdotaine) più uno svariato arcipelago di partecipate. Conti alla mano, fanno circa 1. 300 persone (senza contare l’indotto di portaborse e collaboratori) che vivono di politica. Non male per una Regione di appena 128 mila abitanti. Senza considerare i costi esorbitanti: tra diaria e indennità, un consigliere regionale “base” sfiora i 10 mila euro al mese. A cui si aggiungono i vari aumenti in relazione alle “funzioni”: il presidente del Consiglio regionale prende 5. 771, 40 in più (come il presidente della Regione), l’assessore somma 4. 040, 54 euro all’indennità di consigliere. E se non è tra gli eletti, attenzione, in Val d’Aosta hanno introdotto l’indennità da assessore “tecnico”: ovvero chi è chiamato da fuori a gestire un settore della politica valdostana prende il 75 % dell’indennità da consigliere, la “paga” da assessore, due terzi della diaria, più un rimborso forfettario delle spese di viaggio. In totale fanno quasi 12 mila euro ogni 30 giorni. Ma non è facile che qualcuno si indigni per gli scandali: le mani dell’Union Valdotaine (tolta la redazione locale de La Stampa) si allungano fino all’informazione. La sede aostana dell’Ansa (totalmente indipendente da quella piemontese) riceve finanziamenti dalla giunta regionale e dall’assessorato al turismo. Quanto alla sede Rai (ovviamente un monocolore rossonero), riceve ogni anno 2 milioni di euro circa grazie a una convenzione con la Presidenza del Consiglio per la produzione di 110 ore di programmi televisivi e 78 ore di trasmissioni radio all’anno in lingua francese. Una Convenzione fondata sulla legge 103 del 1975 a tutela del bilinguismo; peccato che in Valle d’Aosta il francese lo parli lo 0, 9 % della popolazione.

fonte:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/02/a-statuto-speciale-i-politici-sprecano-meglio/188356/

Il cardiologo dell’Udc nominato alla Sanità Sarda

Nei mesi scorsi ha ridotto la sua indennità di presidente della Regione a un euro. Ma il governatore Ugo Cappellacci è pur sempre stato eletto consigliere regionale. E in Sardegna non è un lavoro mal retribuito, anche per chi non ha incarichi extra. Ecco cosa compariva in una busta paga del 2011: indennità consigliare 9362, 91 euro e diaria consiglieri 4003, 11 euro per un totale lordo di 13. 366, 02. A questo compenso vanno sottratte le ritenute così da portarlo a 7. 796 euro netti. Per il presidente del consiglio regionale invece bisogna aggiungere l’indennità di carica di 4. 038, 67 (2. 302, 04 netti). All’indennità però vanno aggiunte poi le spese di segreteria e rappresentanza (3. 352 euro) e quelle di documentazione, aggiornamento, stampa e strumentazioni tecnologiche (9. 026 euro l’anno) e ancora gli eventuali emolumenti relativi agli altri ruoli ricoperti in Consiglio. Se un consigliere, ad esempio, viene nominato segretario o presidente di commissione avrà 1. 926, 51 euro lordi in più al mese. Qualche passo verso il risparmio la Regione Sardegna lo ha fatto. Ad esempio ha abolito il vitalizio, ha ridotto il numero dei consiglieri da 80 a 60, le indennità e i finanziamenti ai gruppi risparmiando, dice il presidente del consiglio Claudia Lombardo, oltre 1 milione e 300 mila euro. Dalla prossima legislatura, si intende. Ma alla Regione ci sono ben altre spese più consistenti. Come ad esempio quelle per la gestione dei sistemi informatici regionali. Acronimi e sigle dietro cui si celano spese per milioni di euro: il SI-BAR dell’Amministrazione Regionale, il SISAR della sanità, il SIRA dell’ambiente e il SIL del lavoro.

Secondo il consigliere Sel, Luciano Uras, nei prossimi tre anni si spenderanno almeno 85 milioni di euro. Per il sito della Regione e per il sistema informatico per la pianificazione territoriale si spendono circa 2 milioni di euro l’anno e 5 milioni e 700 mila per quello sanitario. Il Sibar costa 2 milioni di euro, stesso dicasi per il sito del lavoro. Uno smacco per il popolo sardo afflitto da sempre dalla piaga della disoccupazione che attende da sei anni un nuovo piano occupazionale. Finora si sono spese per l’informatizzazione della Regione centinaia di milioni di euro. Solo Sibar e Sisar sono già costati alle casse della Regione quasi 100 milioni di euro. E sul fronte sanitario, che è poi quello che grava maggiormente sul bilancio, ora compare anche uno stipendio d’oro. È quello di un medico cardiologo di 70 anni, ex proprietario di una casa di cura privata e candidato Udc alle regionali 2009. Per dirigere per tre anni l’Agenzia Regionale della Sanità (l’organismo tecnico-scientifico della Regione che supporta l’Assessorato Igiene e sanità e l’assistenza sociale) riceverà un compenso di 130 mila euro.

fonte:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/02/a-statuto-speciale-i-politici-sprecano-meglio/188356/

Venti milioni l’anno solo per le pensioni dei consiglieri siciliani

SICILIA – IL CONSIGLIO PIÙ AFFOLLATO E RICCO D’ITALIA

Venti milioni l’anno solo per le pensioni dei consiglieri

Dalla prossima legislatura i deputati dell’Ars, l’assemblea regionale siciliana, saranno 70, 20 in meno rispetto agli attuali 90. Si tratta del primo segnale di austerity da parte del consiglio regionale più affollato e ricco d’Italia. Per mantenere la casta di Palazzo dei Normanni ogni siciliano spende cinque volte più dei lombardi, 33 euro l’anno, per una spesa complessiva di 167, 5 milioni. Anche vitalizi e retribuzioni del personale sono in testa alla classifica degli sperperi: l’Ars ha stanziato per le pensioni dei consiglieri – in Sicilia “deputati” – 20, 5 milioni di euro, tre volte tanto in confronto alla Lombardia che, pur avendo più dipendenti (296 contro 248) spende per i suoi funzionari la metà dei 40, 4 milioni di euro che sborsa l’Ars. Questo perché i salari del personale della regione a statuto speciale sono parametrati a quelli del Senato.

Anche altre voci di bilancio fanno impallidire: nell’anno appena iniziato solo la buvette dell’Ars costerà oltre 925 mila euro, 77 mila euro al mese, mentre le spese di rappresentanza ammontano a 342 mila euro, dieci volte in più della Puglia e trenta volte in più dell’Emilia Romagna. Solamente per le divise dei 120 commessi la Regione paga 360 mila euro, mentre per il noleggio e la gestione delle 13 auto blu in dotazione 425 mila euro. Entrare a lavorare all’Ars rappresenta il sogno di ogni siciliano. Palazzo dei Normanni, infatti, garantisce stipendi e pensioni impensabili per qualsiasi altro dipendente pubblico. Un segretario generale, con 24 anni di anzianità, ha uno stipendio netto pari a 13. 145 euro al mese in 16 mensilità. Un suo pari del Consiglio regionale della Lombardia guadagna 6. 590 euro netti in sole 13 mensilità. Con 35 anni di anzianità, sempre un segretario generale ha garantita una pensione di 12. 263 euro netti al mese, mentre un consigliere parlamentare con incarico di direttore con 24 anni d’anzianità guadagna 9. 257 euro netti al mese (3. 790 in Lombardia). I 120 commessi, con 24 anni di lavoro alle spalle, arrivano a guadagnare 3. 736 euro netti al mese e possono contare su una rendita pensionistica di 3. 439 euro. I soldi dei cittadini siciliani vengono sprecati anche in Europa. La regione ha rescisso il contratto d’affitto per la vecchia sede di rappresentanza e ne ha acquistata per 3, 1 milioni di euro una nuova a Bruxelles dove lavorano appena tre persone, tra cui un giornalista che costa 16 mila  euro al mese per gestire una newsletter. La ristrutturazione dell’ufficio regionale oltralpe è costato 400 mila euro, mentre altri 80 mila se ne vanno ogni anno per spese condominiali e bollette. Questa XV legislatura detiene un altro triste record: 27 parlamentari su 90 hanno guai con la giustizia. Concorso in associazione mafiosa, falso in bilancio, truffa, voto di scambio, concussione, peculato, abuso d’ufficio, bancarotta, associazione a delinquere e altri reati minori.

fonte:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/02/a-statuto-speciale-i-politici-sprecano-meglio/188356/ 

TRENTINO ALTO ADIGE – PRESIDENTI DI PROVINCIA PIÙ PAGATI DI OBAMA

La carica dei 333 sindaci e le comunità di valle

Lorenzo Dellai guadagna 21. 000 e il suo omologo Luis Durnwalder arriva a 25. 620. Siamo nelle ricche province di Trento e Bolzano dove il 90 % delle tasse riscosse sul territorio resta nelle casse provinciali. Dove grazie allo statuto di autonomia si legifera su sanità, scuola, università e trasporti e dove anche i presidenti di Provincia, che sono a tutti gli effetti equi-parati a quelli delle regioni, sono i più ricchi d’Italia. Oltre ai due organi provinciali composti da 35 consiglieri per il Trentino e altri 35 per l’Alto Adige, esiste anche la Regione, il cui consiglio è costituito dagli stessi rappresentanti delle province mentre la presidenza spetta a rotazione una volta a Trento e l’altra a Bolzano. In questo sistema ci vive appena un milione di persone. Certo anche il reddito pro capite è tra i più alti d’Italia, con una media di 32 mila euro (dati del 2009) ma i costi della politica del Trentino Alto Adige non possono lasciare indifferenti. Se il presidente degli Stati Uniti si ferma a 23 mila euro lordi al mese e la cancelliera Angela Merkel non supera i 20 mila, il vice di Durnwalder, Hans Berger di euro ne prende 24 mila, mentre il presidente del Consiglio sfiora i 20. Ma a difendere a spada tratta l’autonomia dell’Alto Adige è lo stesso Durnwalder: “Noi prendiamo l’indennità in base alle leggi esistenti. In questa legislatura abbiamo ridotto spontaneamente gli stipendi del 20 %. I nostri politici pensano al bene della propria terra. Se di Obama avessi i cuochi e i sarti, due aerei privati e 4 miliardi per la propaganda elettorale, allora potrei abbassare lo stipendio, perché non mi servirebbero più i soldi. In altre regioni hanno meno competenze e stipendi più alti. Noi abbiamo tante competenze e per questo ci servono più dipendenti pubblici”.

Già le competenze altra nota dolente. Fermo restando che i tagli ai costi della politica non hanno superato i 290 euro mensili non bisogna dimenticare che anche i sindaci dei 217 comuni della provincia di Trento e quelli dei 116 della provincia di Bolzano non se la passano male. Il primo cittadino di Proveis in provincia di Bolzano, 270 anime, guadagna 2. 041 euro, quello di Massimeno (Trento) invece, che conta 124 abitanti, arriva a 1. 140 euro di indennità, importi che resteranno invariati fino al 2015. Insomma il mondo dell’assurdo se si pensa che su di un territorio così piccolo ci sono in tutto 333 comuni che costano ogni anno milioni di euro. A questo bisogna aggiungere che, nella provincia di Trento esistono anche le cosiddette Comunità di valle, in tutto sono 16, e sono una sorta di entità territoriale a livello intermedio tra i comuni e la Provincia, danno da lavorare a 564 persone con una spesa di un milione e 600 mila euro all’anno. Una novità introdotta nel 2006 e che ha iniziato ad operare nel 2010 suscitando dure critiche da parte della Lega nord che le vuole abolite (sono state raccolte le firme per un referendum). Anche l’Italia dei valori ha proposto di abolirle, ma non solo, anche di accorpare 30 i comuni, come spiega il consigliere Bruno Firmani: “Così si risparmierebbero in un anno almeno 20 milioni di euro. Quando ho presentato questa proposta in Consiglio però tutti hanno votato contro, anche il centrosinistra”.


fonte:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/02/a-statuto-speciale-i-politici-sprecano-meglio/188356/ 

Marito che lavora in regione Sicilia promuove la moglie e le fa dare un aumento di diecimila euro al mese

Luisa Paladino, a capo del Polo museale di Catania è stata promossa a numero uno dell'Unità operativa per i beni storici-artistici alla Soprintendenza etnea. A firmare lo scatto, il marito a sua volta guida del dipartimento dei Beni culturali. La denuncia arriva dai Cobas. Ma la famiglia Campo non è nuova a questi exploit visto che la figlia 27enne è già dirigente della Regione a Bruxelles
Il simbolo della Regione Sicilia
Il marito, Gesualdo Campo, guida il dipartimento dei Beni culturali della Regione Sicilia, la moglie Luisa Paladino, da dirigente del Polo museale di Catania è stata promossa a capo dell’Unità operativa per i beni storici-artistici alla Soprintendenza etnea: una promozione che ha fatto schizzare in alto la sua busta paga, da 5.164 a 15.494 euro di sola indennità aggiuntiva. E da chi è stata promossa? Dal marito stesso, che con un tratto di penna ha proiettato in alto la carriera della moglie.

Miracoli della burocrazia siciliana che sembra non temere i tempi delle vacche magre annunciati dal governatore Raffaele Lombardo e resta sorda ad ogni appello anti-sprechi lanciato dal presidente della Regione. In nome del ‘’tengo famiglia’’, la busta paga lievita anche a dispetto delle regole: a Palermo, infatti, alla dirigente dell’unità operativa per i beni storici artistici, Campo ha concesso un’indennità pari a 10mila e 800 euro; alla moglie, a Catania, invece, per lo stesso identico tipo di responsabilità, l’importo è di 15mila 494 euro, ‘’ovvero – sottolineano i Cobas, che hanno denunciato il caso – la cifra massima assegnabile a un’unità operativa nella Regione siciliana: comunque, circa il 50% in più dell’importo corrisposto alla collega palermitana”. E ‘’visto il grado di parentela della dirigente catanese con Gesualdo Campo – prosegue il sindacato – sembrerebbe che nessuno si sia preoccupato che ciò possa avere assunto il profilo del cattivo gusto, della mancanza di bon ton istituzionale e, chissà, dell’eccesso di onnipotenza e di danno all’immagine della pubblica amministrazione”. Ecco perché i Cobas segnalano a Lombardo,’’ come da lui stesso richiesto’’ questa storia ‘’per inserirla nel suo blog nel rispetto di una corretta e completa informazione a tutti i cittadini’’.

Del resto, per i colleghi e per il sindacato non è stata una sorpresa l’exploit della famiglia Campo, che nel luglio scorso aveva piazzato a Bruxelles la figlia Giordana, 27 anni, e già dirigente, con una vera e propria “chiamata diretta” per un contratto da funzionario direttivo che ricalca quello utilizzato per i componenti degli Uffici di gabinetto. Giovane, dirigente e con un incarico di tutta comodità: gli uffici della Regione siciliana a Bruxelles non brillano, infatti, per particolare produttività, se Lombardo, nella delibera 161 del 21 giugno, ha sentito il bisogno di specificare che ‘’l’indennità di trasferta ai dipendenti di ruolo verrà corrisposta solo in caso di effettiva presenza nella sede belga’’, dalla quale, evidentemente, in molti, tra gli impiegati, si tenevano alla larga.

Fonte:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/13/regione-sicilia-marito-promuove-la-mogliediecimila-euro-al-mese-in-piu-di-stipendio/163647/

Stipendi, Adoc: "80% copre normali spese"

Roma, 26 feb. (Adnkronos) - Il 1 gennaio 2002 la Lira passava la mano all'Euro, dopo 10 anni ci troviamo con i redditi tra i più bassi d'Europa e con i prezzi tra i più alti. E' quanto emerge da uno studio dell'Adoc che ha analizzato i dati sul costo della vita in 7 paesi europei: Italia, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Svezia e Repubblica Ceca. Il reddito medio mensile, in Italia, è di 1.410 euro (netti) che diventano quindi 47 euro al giorno; i tedeschi hanno il reddito più alto, con 2.580 euro mensili, pari ad 86 euro giornalieri, mentre quello più basso si registra in Repubblica Ceca: 810 euro al mese e 27 al giorno.


"Il carovita sta paralizzando i consumatori italiani - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - una giornata tipo, in media, costa poco meno di 40 euro, circa il 2% in più della media europea. Ma l'impatto sul reddito è devastante, dato che le spese giornaliere assorbono il 79,5% dello stipendio. Un italiano, lavoratore dipendente, guadagna al netto delle tasse circa 1.400 euro al mese, mentre in Germania e in Inghilterra la stessa tipologia di lavoratore guadagna più di 2.500 euro al mese, una differenza abissale dell'82,9%".

Gli italiani spendono in media ogni giorno circa 37 euro e cioé il 79,5% del proprio reddito quotidiano al netto delle tasse. Calcolando le spese per la colazione (circa 2 euro), il pranzo fuori casa (oltre 11 euro), la cena a casa (11,60 euro), il trasporto privato (5,40 euro) o quello pubblico (2 euro), il cellulare (1,50 euro per 10 minuti di chiamate), le spese per la casa (in media 5 euro), la Tv pubblica (0,30 euro) o il cinema (7,50 euro), una giornata tipo in Italia costa l'1,6% in più rispetto alla media europea ed ha il maggiore impatto sul reddito che in altri Paesi.

Mentre un italiano spende in media ogni giorno 37,40 euro, un tedesco ne spende 35,10 e un ceco 25,40. Certo in Inghilterra, Francia e Svezia si spende di più, rispettivamente 45,65 euro, 41 euro e 39,40, ma gli inglesi, i francesi e gli svedesi guadagnano molto di più (2.570 euro in Inghilterra, 2.180 in Francia e 1.930 in Svezia). Infatti una giornata pesa per il 79,50% sul reddito del cittadino italiano, mentre pesa molto meno sui redditi dei tedeschi (40,70%), sui redditi degli inglesi (53%), sui redditi dei francesi (56,13%) e degli svedesi (61,57%).

Escludendo la Repubblica Ceca, dove la spesa giornaliera incide per il 94%, l'Italia è il paese dove la spesa quotidiana pesa di più sul reddito: la media europea è del 62,90%. "Una differenza importante sul costo della vita deriva dalla scelta di utilizzare l'auto o i mezzi pubblici per andare al lavoro. Scegliendo l'auto si spendono quasi 5 euro in più al giorno, ossia 150 euro in più al mese - aggiunge Pileri - Se poi ci si volesse concedere un relax dopocena, come il cinema, l'impatto sul reddito sale, sfiorando il 93%."

"In Italia solo i costi della colazione, del canone, del trasporto pubblico di linea, del cinema e delle chiamate da rete mobile sono inferiori alla media europea, al contrario delle utenze domestiche (luce, acqua, gas e rifiuti), del trasporto privato, della ristorazione e della spesa alimentare. Non a caso -sottolinea Pileri- questi ultimi sono i settori, peraltro relativi a beni primari e indispensabili, dove negli ultimi anni si sono registrati i maggiori rincari. Sommando i rincari alla stagnazione e all'inadeguatezza degli stipendi, la beffa è evidente e il quadro è completo. Per i cittadini italiani la crisi si sente molto di piu' che negli altri Paesi europei".

Analizzando le singole voci emerge come in Italia la spesa maggiore sia destinata agli alimentari. "Abbiamo cercato di analizzare i costi di una giornata tipo di un cittadino europeo - continua il Presidente dell'Adoc - partendo dalla colazione al bar per finire con una serata al cinema o a casa. Di prima mattina l'italiano ha l'oro in bocca, dato che spende circa la metà di un qualsiasi altro cittadino in Europa. Ma è solo un'illusione".

"Se per andare e tornare dal lavoro si sceglie l'auto, un italiano spende in media 6,50 euro al giorno per benzina e rcauto, solo in Inghilterra si spende di più. Diverso il discorso se si utilizza il trasporto pubblico di linea, che -rileva Pileri- costa circa la metà che in Europa ma, al contempo, pecca in efficienza e qualità". Quanto al pranzo fuori casa con un primo, contorno e caffè: il costo media è di oltre 11 euro, 50 centesimi in più della media europea e ben il 41% in più che in Germania.

"Riguardo le utenze domestiche - conclude Pileri - in Italia si spendono circa 5 euro al giorno, poco piu' che in Europa, per il canone pubblico la spesa è inferiore rispetto alla media europea, solo in Spagna, dove non è previsto, e in Repubblica Ceca il costo è minore. Gli italiani risparmiano sulle chiamate dalla rete mobile, 10 minuti costano in media 1,50 euro, il 30% in meno della media europea. Riguardo la spesa alimentare, i consumatori italiani spendono poco meno di 12 euro al giorno, il 4% in più che i Europa. Ma se decidono di andare al cinema risparmiano ben il 22%".

Fonte:
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Stipendi-Adoc-80-copre-normali-spese_313023040977.html

Commenti su stipendi in italia - 5

http://www.corriere.it/dilatua/Primo_Piano/Economia/2012/02/26/dd1b9550-606f-11e1-aa87-12427cb0d5f0_5/stipendi-italia-eurozona_full.shtml
Tredicesima...
26.02|18:54 pazuzu001
Ma vi volete rendere conto che la retribuzione divisa in 13 (o 14, 15 o 16) "mensilitá" é una grandiosa fregatura per il dipendente e un vantaggio (minimo) per il datore di lavoro? Gli stipendi sono fissati su base annua, non mensile. Idem dicasi per il TFR (che percepisco a fine rapporto, con svalutazione/inflazione e/o vincolato ad un fondo pensionistico).
Per la redazione
26.02|18:42 amfamf
Non riesco a trovare i dati eurostat dai quali e' ricavata la tabella alla quale porta il link. Da dove sono stati ricavati, per favore?? Grazie
le Ragioni della Padania
26.02|18:39 Andrea aus Schweiz
Su questi dati si basano alcune delle ragioni ideali e ideologiche della Lega Nord e del suo obiettivo, l'indipendenza della Padania. Gli stipendi sono vergognosamente bassi perchè sono vergognosamente tassati da uno stato fallito che deve mantenere una pletora di nullafacenti e mezzo paese che non lavora o delinque nel peggiore dei casi. L'italia deve morire.
IN IRLANDA...
26.02|18:38 Lettore_2211586
Si' e' proprio vero che, in Irlanda gli stipendi sono molto piu' alti e le tasse quasi inesistenti a confronto dell'Italia... ma non esiste TFR, pensione o sanita' incluse.. solamente 12 mesi e niente Tredicesima o Quattordicesima.. Quindi l'italia e l'Irlanda sono pari..
PER FIERO DI ESSERE GAY (perchè?non è indifferente?)
26.02|18:38 2 cardellini
Lei ha ragione,nessuno tine conto delle retribuzioni in nero, delle fabbrichette in nero che riempiono la Campania, penso che se in Campania venisse censito il "nero" e l'"evaso" risulterebbe una delle Regioni più ricche d'Italia....fortunatamente per loro "disoccupati organizzati" come si autodefinisce il loro pugnace movimento...
Mi fanno ridere...
26.02|18:38 Walter255
...i benpensanti che se la prendono con i giornali. Questo dimostra che l'articolo ha toccato il nervo scoperto!!! Ricordo ai "benpensanti" che gl'italiani già sapevano; il cronista non fa altro che puntualizzare.
un radicale cambiamento nazionale....
26.02|18:37 capirro
è necessario attivare..ci sono ancora troppi privilegi! Figuariamoci se nelle classifiche non comparissero i megastipendi di chi ci governa..a quanto ammonterebbe il redditomedio di un lavoratore italiano? A 10milaeuro.... Come è possibile che un poliziotto guadagna 1200euro al mese ed il suo capo 50.000milaeuro al mese....?
basta lamentarvi
26.02|18:36 Londra2
Visti dall'estero, gli italiani vivono meglio che da nessun altra parte al mondo, mangiano le cose migliori, vestono le cose migliori, hanno le case piu' belle, e i posti di vacanza piu' belli ed esclusivi son pieni solo di italiani. Londra e' sempre piena di turisti italiani, li riconosci subito da come son vestiti, e dal fatto che urlano sempre e non san mettere insieme 2 parole in inglese. Invece di continuare a lamentavi venite a vedere come si vive all'estero; ma gli italiani all'estero vengono solo per andare nei negozi di moda a comprare le cose piu' belle. Ovviamente se lo possono permettere.
E COMUNQUE NON C'E' NIENTE E NESSUNO CHE POSSA...
26.02|18:36 Belfagor57
...giustificare l'entità degli stipendi resi noti dei nostri amministratori.
ecco spiegato
26.02|18:34 Lettore_2203476
Gli stipendi sono tra i più bassi d'europa perchè abbiamo l'evasione fiscale e la corruzione più alta d'europa, i costi della politica più alti d'europa, un pubblico impiego esorbitante assunto solo con criteri clientelari, ecc. ecc.
@manto71
26.02|18:32 jeanvigo
..mi pare che le mele per le pere le prenda tu...qui si parla di stipendi ,non di PIL,c'è una bella differenza,che chiaramente non ho bisogno di spiegarti,visto che sei così esperto d'economia...
Standard di vita in Danimarca
26.02|18:30 Shardan09
In passato ho vissuto per alcuni anni in Danimarca. Ho impiegato molto tempo, e solo dopo essere ritornato in Italia, per capire il significato degli standard di vita danesi. Al contrario dell'Italia, in Danimarca i treni sono efficienti e puntuali, non esistono i senza tetto, i disoccupati hanno un salario minimo, a chi ha bisogno lo Stato da' anche una casa (modesta ma decorosa), non si paga per i documenti, gli asili nido sono gratuiti o quasi, la burocrazia e' rapida ed efficiente, le case riposo per anziani sembrano hotel di lusso, tutto e' nitido e pulito. Certo, le tasse sono molto alte e alcuni aspetti possono non piacere a tutti.
Un obbrobrio
26.02|18:29 Giulianelli
Questo confronto rende bene l'idea di come noi italiani facciamo il doppio dei sacrifici di altri nostri concittadini europei se parliamo in termini proporzionali al reddito. Con quale coraggio il nostro Governo pretende dai noi di stringere ancora di più la cinghia? E' una vergogna!
COMLIMENTI CORRIERE!!!..,
26.02|18:29 sonkla
...dai commenti e dalle cosiderazioni lette in questo Forum si può ben dedurre che le vostre informazioni non sono così chiare, e lacunose, o quantomeno non veritiere (quando si omette è come mentire!!!) Pensavo che il mestiere del giornalista e dei giornali fosse INFORMARE CORRETTAMENTE e non creare suggestioni compromettendo la verità.
I conti tornano
26.02|18:29 maurnarg2009
Tutto torna. I ridotti stipendi italiani permettono di mantenere in piedi un sistema fatto di dipendenti pubblici in eccesso, evasori, falsi invalidi, costi della politica e corruzione. Le Nazioni che hanno tutto questo e in più pretendono di pagare onestamenti gli stipendi dei lavoratori rischiano il fallimento.
TFR = + 13/15% / 13^ = 1 stipendio in più
26.02|18:21 Marale
metteteli in busta paga ogni mese: che cosa apparirà? Se non lo sapete, ve lo dico io: uno stipendio di 1.500 € sale a 1.800/1.900 € senza rubare nulla a nessuno, e senza che ce ne accorgiamo...tornano solo nella nostra disponibilità SOLDI GIA' NOSTRI. Le chiacchiere stanno a 0: basta mettere mano a TFR e 13^ mensilità e staremmo tutti subito meglio. Ma per i notri politici è troppo difficile. E per quanto riguarda il TFR Confindustria si opporrebbe perché senza tali soldi le aziende non avrebbero più soldi per finanziarsi: MA FINANZIANDOSI CON IL TFR USANO I SOLDI DEI DIPENDENTI: E' APPROPRIAZIONE INDEBITA LEGALIZZATA!!!
In Olanda
26.02|18:21 fiero di essere gay
tu non prendi una parte del tuo stipendio in nero. In Italia quel che è scritto su un foglio è sempre solo una parte della verità.
@Londra2
26.02|18:16 walyer112
Si è vero Londra2 il tenore di vita degli italiani non ce l'ha nessuno in Europa, se di mestiere fa il Parlamentare od il BOIARDO DI STATO. In Italia abbiamo persino un capo della polizia che guadagna il doppio di OBAMA!! IL RIMANENTE 98% degli italiani ha pure un tenore di vita paragonabile con nessuno in Europa:: IN BASSO PERO'.
Grazie Corriere
26.02|18:14 killer joe
Questi sono dati su cui riflettere, non quanto guadagna Monti, Martone o il mio capo. A me interessa il fatto che io che lavoro nelle filiale italiana di una multinazionale guadagno 50000 euro lordi annui. Il mio collega tedesco o inglese che fanno esattamente quello che faccio io e hanno la mia stessa anzianità aziendale, guadagnano 100000 euro lordi annui. E non mi sembra che il costo della vita in Germania o Gran Bretagna sia il doppio che in Italia... perlomeno se parliamo di Milano!
Sig. ARNA
26.02|18:14 walyer112
Sig. ARNA venga in italia a fare il parlamentare e vedrà che guadagnerà il doppio di un parlamentare lussenburghese....sà la democrazia italiana è cara, molto cara.

Commenti su stipendi in italia - 4

http://www.corriere.it/dilatua/Primo_Piano/Economia/2012/02/26/dd1b9550-606f-11e1-aa87-12427cb0d5f0_4/stipendi-italia-eurozona_full.shtml
 
in compenso siamo primi....
27.02|09:07 Lettore_2211905
In compenso siamo primi negli stiupendi ai politici, meditate gente meditate, ai forconi .....
Basta con questo disfattismo !
27.02|09:07 Wifredo
Se è vero che abbiamo gli stipendi medi più bassi d'europa, abbiamo però i politici più pagati del mondo. Solo venerdì sera, al telegiornale di Rai 3 ci snocciolavano gli stipendi dei manager pubblici e il confronto con gli omologhi europei era a nostro vantaggio. Befera (direttore dell'agenzia delle entrate) prende due volte lo stipendio di Obama (presidente degli Stati Uniti). Il capo della polizia surclassa di 9 volte i suoi colleghi francesi e spagnoli e vale due volte l'ispettore capo di Scotland Yard. Il più povero dei consiglieri provinciali della più misera provincia italiana ha uno stipendio pari al doppio di un goverantore di uno stato di medie dimensioni negli USA. Questa è la redistribuzione delle ricchezza all'italiana. Purtroppo in un paese così fatto gli agenti della finanza, quando vanno a controllare gli scontrini dei negozi, ricordano un pò gli sgherri dello sceriffo di Nottingham.
Non e comprabile per favore Corriere!
27.02|09:07 mike28
Ancora la Italia o meglio gli Italiani vengono comparati con i Tedeschi, ma non credo che sia saggio comparare Italia e Germania sono due culture molto diverse il titolo dice: In Italia stipendi vicini alla metà di quelli tedeschi, e anche vero che l'efficienza lavoro e la qualità dei prodotti e servizi italiani e la meta di quella dei tedeschi provate ad andare alla posta in Germania e vedrete. come posso pagare lo stesso stipendio ad una persona in Italia che lavora la meta di un impiegato tedesco? Provate a guidare una Audi o una volkswagen, e comparate con una Fiat o una lancia? Posso capire una comparazione tra Spagna e Italia magari Francia ma Germania ma dai e una pressa in giro a tutti i lettori.
Sorpresa?
27.02|09:07 MarcoMon
Gli italiani sono proprio furbi: hanno voluto per un ventennio una classe politica che ha governato solo a parole; risultato? Dipendenti coi minori stipendi in Europa e politici più pagati d'Europa. Complimenti ai creduloni!
Grazie
27.02|09:07 Lettore_2197505
Un grazie di cuore ai sindacati a libro paga dei datori di lavoro che non hanno saputo difendere il nostro stipendio dall'inflazione...
Miseria ....
27.02|09:07 Pucklord
dopo 10 anni in Comune, 1150 euro netti al mese .....
Daccordo con:Mauro Rancati - Milano
27.02|09:07 Elatan
Prima di tutto non e una novita che in Germania si guadagna di più. In Germania La vita costa anche di meno in base a quello che si guadagna, in Italia e Arrivato L'Euoro, tutto quello che costava 1.000 lire costava gia 1 Euro il cambio di Lira era quasi 2.000 quindi i consumatori si sono trovati dimezzato lo stipendio, anche perche chi prendva 2 milioni di lire al mese ne prende 1000 Euro e chi prende 1 milione di Lire ne prende oggi 500 euro, i nostri cari politici, di noi cittadini se ne fregano altamente se aumenta la poverta la criminalita in Italia perchè tanto loro stipendi sono adesso adeguati a quelli europei, prima addirittura erano piu alti. In Italia non esiste piu il senzo di responsabbilita IO Governo voi cittadini sgobbate per noi.
@diiiego83
27.02|09:07 RobertoColombo
Sono andato via dall'Italia 6 anni per ragioni simili, ma anche per provare un'esperienza di vita duversa. In 6 anni all'estero ho raddoppiato il mio stipendio, vissuto una serie di esperienze uniche e ho capito, vivendo in paesi dove le cose funzionano, che tornero' in Iyalia solo per qualche vacanza. Sto bene cosi' e apprezzo l'onesta del posto dove vivo. Sei giovane e hai tempo per cambiare idea: non ti rovinare la vita con uno stipendio misero in un paese a crerscita ZERO. Come diceva un famoso presentatore... "Provare per Credere" ;-)
E il nostro potere d'acquisto?
26.02|19:34 Mauro Rancati - Milano
Se consideriamo anche questo dato emerge che siamo messi anche peggio. Infatti non solo i tedeschi guadagnano molto più di noi, ma sostengono anche minori spese, i loro appartamenti costano meno, le auto e l'elettronica anche. A Berlino per esempio riesci a travare casa anche a 1000 €uri/mq, ma perchè questo? La mia opinione è che li vige maggiore onestà e le regole vengono rispettate. In Italia invece tutti cerchiamo di fare i furbi, con l'unico risultato di fregarci tra di noi. Si è arrivati fino al punto di votare qualcuno solo per risparmiare 100 €uri di ici, non pensando poi che i soldi li danno con una mano, ma dopo se li riprendono con l'altra facendoci pure la cresta. Se in italia ci sono 60 miliardi di €uri tra corruzione ed evasione, poi qualcuno li deve anche mettere quei soldi, non è mica che li stampano di notte.
DIPENDENTE AGCOM. !!!!!
26.02|19:34 sonkla
sul CdR di ieri in cui comparivano i SUPERSTIPENDI di funzionari era compreso nell'elenco un individuo non meglio identificato con più 250.000 euro: DIPENDENTE AGCOM, cosa vuol dire ,ma che fa?....
Mah!
26.02|19:34 Bastalagnarsi
Come, se tutti delocalizzano perchè i costi del lavoro in Italia sono tropo alti!!! Escludendo la Fiat che è un caso scandaloso, e essendo d'accordo che in Germania non c'è assenteismo, chi comunque lavora bene, molto e con passione, NON VIENE pagato 2400 euro (vedi Ing. dell' oil & gas ) quindi in ogni caso i ns stipendi sono più bassi che nel resto dell'Europa, e ovviamente NON PARLO degli statali ma SOLO del settore privato.
certo che siete forti,
26.02|19:25 ALRogo
accusate chi vi paga e da lavoro ma non avete chiaro per niente chi e che fi fotte i soldi. un quarto livello assunto full time commercio (sottoscritto da sindacati) costa all azianda 28150 euro + circa800/1000 per consulente lavoro = 29.000 euro, questo costo al lordo si riduce sui 23.000 e al neto sui 13.000. dove vanno tolte: IVA 21% (nel caso uno si spenda tutto, nessuno calcola l'iva come tassa ma lo e) rimangono circa 10.000 euro dove tolgi 60% accise benzina (almeno un pieno al mese si fa) tassa sulla rai, boolo sull'auto, sul passaporto, su tutto, e stai certo che almeno il 30% di questi 10.000 se ne vanno in tasse e balzelli vari. rimangono circa 7.000 di valore reale diviso 12 mensilita (all'incirca anche con 13 e 14ma) sarebbero la bellezza di 600 euro mese, ovvero 1.200.000 mentre il costo ditta e di 60.000.000 - lo stato vi prende il 75% e voi ve la prendete in c...(sorry, ve la prendete con chi vi da la paga) inoltre il costo del prodotto e calcolato in base al costo reale del dipendente, se fate due conti capirete perche in italia non conviene produrre, anzi non si riesce a produrre a prezzi bassi. chiaro che poi il costo azianda vi torna indietro sotto forma di pensione (sempre se non la alzano ad 80/90 anni)
Io non voglio andar via dall'italia!!!!
26.02|19:17 diiiego83
Io sono un giovane ing. di 30 anni, mi son laureato a 23 a Milano con max dei voti. Ora lavoro in una società di ricerca che opera nel campo oil(petrolio), collaboro con molte società in europa e persone altamente incompetenti. passo le serate in ufficio a risolvere problemi che loro non san da che parte prendere. l'unica cosa che prendono sono 6-7 mila euro al mese mentre io 1500. Tutti mi offrono offerte per andare all'estero ma io voglio restere. c...o voglio stare qua... perchè non mi permettete di stare nel paese che IO (differentemente da voi) amo???
@walyer112 che PENSA IO SIA UNA DONNA ed IN QUANTO TALE MI TRATTA COME UNA DEFICIENTE
26.02|19:16 ARNA
E mi raccomanda insiste a più riprese perché faccia la BRAVA. Si Sig. WALYER, la LISTA pubblicata sul CORSERA è poco attendibile. Mi sembra che non faccia distinzione tra uno stipendio netto ed uno lordo E' come se paragonasse le PATATE con le CAROTE. Lei dice che suo fratello lavora alla VOLKSWAGEN e guadagna 2400 euro netti al mese. Le credo sulla parola. Però vorrei che dicesse pure quante ore di SCIOPERO fa suo fratello all’anno e mediamente quante assenze per malattia mensili. Infine dica ad una parte de suoi colleghi ITALIANI di fare i BRAVI come i colleghi TEDESCHI di suo fratello che lavora a WOLKSBURG, dove le ore di SCIOPERO, appunto, sono = a ZERO e quelle per MALATTIA inesistente pure = a ZERO.
IN Irlanda (2)
26.02|19:13 antongiu
c'e' il bonus che si prende ogni anno che equivale alla tredicesima, molte aziende pagano fino all'80% dell'assicurazione integrativa e parte del contributo pensione. Questo e' stato il mio trattamento nei miei 7 anni di lavoro a Dublino, quindi Irlanda e Italia NON stanno sullo stesso piano. AT
Corrotti, incapaci e sfruttatori dissanguano gli italiani...
26.02|19:13 Lettore_2186658
Imparare a votare persone oneste e a scegliere amministratori trasparenti e capaci. Le industrie italiane hanno una buona percentuale di colpa, nella maggioranza dei casi non sanno e non sono preparate a vendere i loro prodotti all'estero. Scarsa cultura e provincialismo sono fra i punti principali. Come fate a vendere un prodotto in un paese di cui non conoscete niente?.
solo OGGI questi dati vengono a galla
26.02|19:09 antongiu
con il precedente governo nessuno si permetteva di mettere questi dati in prima pagina eppure e' una situazione che va cosi' da anni. Perche'??? mi fanno ridere quelli che dicono che Monti sta facendo quello che a Berlusconi non e' stato permesso... peccato che l'ultimo parlava di crisi psicologica, speculazione e ristoranti sempre pieni. AT
Servirebbe un po' di analisi...
26.02|19:05 descartes_25
...per capire meglio. Il dato include gli stipendi degli statali ? Solo reddito da lavoro dipendente o anche "partite IVA" ? Media o mediana ? Ricordiamoci che in Italia, a causa del famigerato livello del cuneo fiscale, l'azienda paga un costo del lavoro piu' del 30% piu' elevato del salario lordo. Sappiamo tutti che in Italia gli stipendi sono bassi,ma credo occorra da parte del Corriere un approfondiemnto
considerazioni
26.02|19:01 giorgio47
60 anni di CGIL, CISL e UIL e questi sono i risultati! Bravi!!! Aver perseguito l'ideologia dei "tutti uguali" e "il posto di lavoro (e l'art.18) non si tocca" e dunque la rigidità a scapito del reddito ci ha portati qui. Molto bravi!!!
Non mi pare che i dipendenti francesi guadagnano di più
26.02|19:01 paolo n
di quelli italiani. Di più, il costo della vita in Francia, dove abito e lavoro, e più elevato che in italia (in media, 500g di pasta costa in Francia 1,2 euros e per esempio il treno, gli affiti, l'abbigliamento, i mobili sono molto più cari). Caro Corriere, ancora un informazione che non ha senzo se viene stupidamente paragonata a quello che succede negli paesi in Europa.....

Commenti su stipendi in italia - 3

fonte:
http://www.corriere.it/dilatua/Primo_Piano/Economia/2012/02/26/dd1b9550-606f-11e1-aa87-12427cb0d5f0_3/stipendi-italia-eurozona_full.shtml
 
costo del lavoro alto
27.02|09:31 Lettore_2177082
se il governo non si mette in testa che se abbassa il costo del lavoro tenendo d'occhio gli imprenditori furbi, si potrebbe uscire da questo tunnel, combattere il lavoro nero che è una piaga del paese .Aiutare gli imprenditori giovani che anno voglia di crescere ,con sgravi fiscali per nuove assunzioni.
E in Germania...
27.02|09:30 jenkin
si lavora 35 ore alla settimana. Lo stipendo medio di un operaio senza specializzazione è di 1800 euro netti.
anche il rendimento non è paragonabile
27.02|09:30 Parnaso
Ho avuto modo di lavorare in Scandinavia e di avere persone alle mie dipendenze. La qualità del lavoro e la resa sul lavoro di queste persone non erano paragonabili con quanto ottenuto da analoghi dipendenti in Italia. Tra l'altro l'orario lavorativo era inferiore e gli stipendi maggiori.
Ed ecco che la verità comincia ad emergere
27.02|09:30 Italian Sniper
Paesi europei nei quali esistono normative di civiltà simili all art 18 riescono ad essere : piu competitivi di noi, piu produttivi di noi e ad remunerare di piu il lavoro. Alla faccia dell art 18 padre di tutti i mali, peraltro non risolti neanche con la legge 30 (legge Biagi) che nonostante la creazione di precarizzazione diffusa non ha risolto il problema dell occupazione/produttività. E allora come mai gli altri riescono a coniugare salari piu elevati con forme di protezione sociali molto forti? Non sarà che il problema sta altrove (es classe dirigente/imprenditoriale che dovrebbe essere rottamata al piu presto?)
E IL GOVERNO MONTI COSA STA FACENDO???
27.02|09:29 Lettore_2200229
Facciamo un esempio......un azienda indebitata e che comincia a perdere clienti per via del costo del prodotto che vende cosa dovrebbe fare prima di tutto?? Io penso (visto che sono laureato in terza media) che bisognerebbe cominciare a ridurre i costi improduttivi per mantenere la competitivita'.....invece il governo va' nella direzione opposta cioe' preferisce pagare meno le materie prime e diminiure la qualita' del prodotto insomma un suicidio
Li stipendi itajani
27.02|09:22 Giggi.L
Pare che li stipendi, qui in Itaja, so’ bassi più che ’n Grecia, Cipro e Spagna… Si Mario co’ le tasse ce li taja, me dici er popolino che se magna?.. Co’ le retribbuzzioni così basse, penalizzate poi da l’inflazzione, ce stanno ad aumenta’ ancora le tasse?.. Me sa che scoppia ’na rivoluzzione!.. Vabbè che semo tutti pecoroni, ma nun se pònno mica approfitta’… ce stanno a spreme come li limoni!.. Chi paga è chi li sòrdi nun ce l’ha… E mo’ nun ce sta manco l’illusione der tesoretto preso a l’evasione!..
Disastro sociale!
27.02|09:22 cesco50
Lo stipendio dei lavoratori determina la civiltà e il progresso di un popolo. Da molto tempo l’Italia operosa si aspettava una verifica di questo tipo e l'attenzione da parte del Governo. Da circa dieci anni, nel nostro Paese si sono verificati due fenomeni abbastanza indicativi, attraverso i quali molte famiglie si sono trovate depauperati della loro ricchezza: la stagnazione dello stipendio, già basso allora rispetto al resto d’Europa e la diminuzione del potere d’acquisto in continua ascesa. Le origini di questo fenomeno sono svariate e incolpare agli imprenditori è un errore gravissimo. L’eccessiva burocrazia, l’elevata evasione fiscale dovuta alla mancanza di fiducia del cittadino verso le istituzioni accompagnata da un malcostume endemico, la voragine finanziaria generata da un eccessivo indebitamento, la scarsa pianificazione delle risorse finanziarie negli enti locali e le eccessive spese per le grandi opere sono le dolenti difficoltà ai quali bisogna dare una svolta decisiva. Organizzare di tutto punto lo Stato italiano, indipendentemente dalle cause che hanno generato la crisi, è la grande sfida che l’Esecutivo del Professor Monti ha davanti. Il fallimento di quest’opportunità si tradurrà in un disastro economico, finanziario, politico e particolarmente sociale, senza precedenti nella storia del nostro Paese.
Chissà come faranno
27.02|09:13 deluso60
tedeschi, francesi, tutti ad essere competitivi ... questo a dispetto di tutti quelli che vorrebbero gli Italiani pagati e sfruttati come i cinesi. Chiaramente la prima cosa da fare, secondo la Fornero, è produrre di più. Ma si mettiamo le brandine in azienda e dimentichiamoci della nostra vita!! Chiaramente voi pensate che i guadagni derivanti saranno distribuiti ai lavoratori? Illusi!! In svizzera finiranno!!! Siamo proprio un popolo bue!!!
Fate attenzione a non fare di tutta l'erba un solo fascio...
27.02|09:07 Lettore_2211867
Vorrei porre l'accento sul fatto che esiste una larga schiera di dipendenti pubblici che lavorano (e che quando lavorano, lavorano anche per tutti quei dipendenti che non lo fanno) e che prendono, come me, uno stipendio lordo di € 1715,00 al mese, con trattenute (leggi tasse) di € 805,00 al mese. Voglio anche ricordare che chi lavora come me nel pubblico non può per legge fare altri lavori ( naturalmente se è onesto e non ha qualche protezione alle spalle), non può avere partita iva e se fa qualcosa al di fuori, lo può fare saltuariamente e una sola volta nell'anno con la stessa impresa... E' vero c'è il posto sicuro, ma alla fine del mese i conti non tornano mai!!
sarebbe meglio il confronto al netto
27.02|09:07 Fp_Meet
che la situazione in italia sia drammatica é innegabile..per questo me ne sono andato 4 anni fa...ma per un confronto piú realistico sarebbe stato meglio analizzare il guadagno netto e non il brutto. le detrazioni sono diverse da paese a paese..ad esempio per una paga netta di 1.800 euro mensili in Germania bisgona aver uno stipendio lordo di 3.400, per guadagnare 2.600 netti bisogna guadagnare brutto 4.600 e cosí via sempre piú trattenute...
Qualcuno mi può spiegare....
27.02|09:07 Lettore_719218
... come mai allora nessun Paese straniero investe in Italia, se il costo del lavoro è così basso? E come mai ad esempio in Francia gli stipendi dovrebbero essere 1,4 volte più alti dei nostri, e invece conosco due persone a Parigi, laureate, che prendono 1100/1200 Euro netti al mese e lavorano ormai da 8 anni? La verità è che ad esempio un operaio in Italia costa all'azienda 35mila Euro l'anno, evidentemente il lordo francese comprende TUTTI i contributi e le tasse versate allo Stato, quello italiano invece NON lo comprende. Altrimenti un'impresa tedesca, o francese, dovrebbe investire subito in Italia!!! Ma ci vuole tanto a capire le cose???
ALRogo?
27.02|09:07 balkanian
La Sua analisi e' verissima, ma di chi e' la colpa? solo dello Stato ?(come se nello Stato ci fossero degli Alieni e non degli Italiani come Lei). Glielo dico io di chi e' la colpa (in modo rilevante ovviamente, non solo!): e' di tuttu quegli "imprenditori da quattro soldi che in passato non hanno mai voluto investire una lira in ricerca e sviluppo. In Germania lo Stato (quello Tedesco!) si riprende molto di piu' (andate a domandare ad un lavoratore scapolo quanto paga di tasse!)ma i prodotti tedeschi noi li compriamo lo stesso indipendentemente dal prezzo (per la verita' non riesco a capire dove prendiamo i soldi visto che guadagniamo cosi poco!) perche sono prodotti seri, frutto di anni di ricerca e sviluppo seri, fatti spesso anche da ricercatori Italiani che da Voi in Italia vengono "schifati" ("non han voglia di fare nagott!). E lo dico con cognizione di causa, non so se mi spiego. Io ho provato in passato a comprarmi elettronica italiana fatta in Veneto: taccio per carita' di patria. Auto fatte in Italia (arrugginivano gia' sul catalogo!), macchine e macchinette varie. Pero' per il lusso non ci batte nessuno. Yacht, fuoriserie, moda. Fatta di chi e per chi? Ora bisogna ricominciare da capo, per il bene dell'Italia che amiamo, ma se non vi mettete in testa di fare cose serie e non di fare concorrenza alla Cina (mission impossible) il futuro lo vedo ancora piu nero (sic!).
IL GOVERNO NON LO SAPEVA
27.02|09:07 FIMPERO
I lavoratori lo sapevano, lo sancisce ufficilamente anche Eurostat ma di questo problema il governo non ha mai parlato . Fosre non è una priorità anche se è ormai convinzione di tutti che per uscire dalla crisi è necssario rilanciare i consumi. E come si rilancia no i consumi con questi stipendi ?. Mi pare che al governo del paese abbiamo sostutito la Banda Bassotti con Pippo Pluto e Paperoga.
SEMPRE RECORD NEGATIVI NELLA NOSTRA" DEMOCRAZIA"
27.02|09:07 francesco0301
Quando la fetta più grande della torta è presa dai manager,agli "altri" restano le briciole. Ma ciò potrebbe anche essere tollerato, se almeno ci fossero risultati positivi di gestione.
risposta:diiiego83
27.02|09:07 Elatan
Bravo se tu sei cosi qualificato e ti accontenti che ti diano 1.500 euro fallo per amor di patria, ma guarda i politici. io Lavoro in Svicera nel campo delle ricerche per una ditta americana, arrivano givani Lauraiti di tutta Italia a dare il loro contributo di crescita per l'azienda e di que 1500 euro che prendi tu in italia loro ne prendon per tre volte in piu. poi quando amor di patria, io ne ho perche' parte del mio guadagno lo investito in italia solo per amor di patria Pago tutte le tasse comunali anche se ci vivvo 4-2 settimane a l'anno e se lo vuoi sapere pago anche la tassa della TV, ma mi contento lavorare a l'estero piu diritti. Consiglio vai allestero e fai esperienza se un giorno vuoi ritornare lo puoi sempre fare se ne ai voglia
ultimo posto e Slovacchia
27.02|09:07 alena.p
Sono di Slovacchia a due mesi fa sono stata a Roma. Sono stata molto sorpresa quando avevo visto i prezzi - stessi che da noi. Allora nei supermercati meno caro :( Ma maggioranza di slovacchi guadagna vicino 400 euro. Italia e ancora bell Paese. La vita in Slovacchia é molto triste...
Al problema dei bassi redditi da lavoro,
27.02|09:07 pclodio
deve aggingersi, a parer mio, anche quello delle pensioni. Personalmente, andato in pensione nel 2004, da allora non ho visto una Lira (Lira) di perequazione concreta del mio reddito. Viviamo quindi in un Paese in cui i lavoratori "non protetti" da qualcuno o da qualcosa devono vivere con redditi da fame o quasi. La solidarietà familiare, che fino a qualche tempo fa ha retto il sistema, con l'aiuto dei cd. nonni, se ne sta andando "ad puta" e le prospettive, grazie anche alla feroce cura Fornero, non sono certo allettanti. In compenso, le tavole rotonde intente a discutere su questi temi aumentano a dismisura, ma producono solo "chiacchere e distintivi". Da queste tavolate poi nascono paroline magiche come "produttività", che dovrebbe aumentare, quando la maggior parte di chi da lavoro, nel privato, è in crisi finanziaria o sta per chiudere. In sintesi, per come la vedo io: o si abbatte significativamente il peso del costosissimo apparato statale (ma chi se la prende la briga, dato che è proprio lo Stato, inteso in senso generale, il luogo dove albergano le tessere?) o non se ne esce. In alternativa la miseria (quella vera) dilagherà, a breve, con il possibile insorgere di gravi pericoli, anche per la tenuta del sistema democratico (?) del Paese.
Ma solo adesso ve ne siete accorti ?
27.02|09:07 irpino power
I nostri governanti lo hanno saputo da sempre ma hanno fatto finta di niente. Ci siamo sentiti dire che siamo dei "Fannulloni" ma per gli stipendi che prendiamo siamo fin troppo seri se lavoriamo ancora. Ci hanno bloccato gli stipendi (pubblico impiego) ma loro la CASTA non ha mai pensato al popolo italiano. Signori Professori attenzione che la pazienza ha un limite. Non tirate ancora la corda che si spezza.
come i tedeschi .....
27.02|09:07 gnegnone
noi dobbiamo andare in pensione come i tedeschi , lavorare sodo come i tedeschi ma a meta' stipendio e con servizi scadenti e piu' cari.
Ops
27.02|09:07 Lettore_1051554
Per vent'anni si diceva che il costo del lavoro in Italia è troppo alto perchè le retribuzioni erano troppo legate a meccanismi di autorivalutazione e menate varie. E adesso guarda guarda, scopriamo che al lordo delle imposte il problema non è li: magari ce la facciamo questa volta a finire di osannare predicatori di modelli economici stra fallimentari e proviamo a fare un po' di ridistribuzione della ricchezza: sia mai che ripartano anche i consumi così ??

Commenti su stipendi in italia - 2

fonte:
http://www.corriere.it/dilatua/Primo_Piano/Economia/2012/02/26/dd1b9550-606f-11e1-aa87-12427cb0d5f0_2/stipendi-italia-eurozona_full.shtml
 
Monaco di Baviera è più economica del Nord Italia
27.02|10:13 Paolo Rosi
Torno da una breve gita a Monaco di 4 giorni: vi devo dire che il confronto dei prezzi dei prodotti (lo stesso prodotto in Italia, per marca, dimensione, confezione, quantità), rispetto ai supermercati più economici della mia città, è impietoso. Prodotti per l'igiene, da shampoo a dentifricio a detersivi, hanno un prezzo che oscilla dal 15 al 25% in meno.
Sig.a Camusso
27.02|10:13 quasisaggio
Gentile Sig.ra Camusso ma lei che, spero, questi dati sugli stipendi italiani rispetto agli altri paesi li conosceva, invece di pensare solo all'art. 18, non aveva il dovere di mobilitare i lavoratori principalmente su questo fatto e sulla mancanza di lavoro? Leggo su altre testate che lei vuole bloccare l'italia ancora sull'art 18. Ma cosa e' una specie di incubo? Permetta un consiglio: OK l'art 18 a tutela delle discriminazioni(come in tutta europa) ma poi battaglia a tutto campo sugli stipendi. Se vi deve essere uniformita' in europa (di diritti, fiscale e tutto il resto), non e' primarissima la parita' sugli stipendi medi?
Salari bassi e alto costo del lavoro
27.02|10:12 Italian Sniper
La differenza dove va? In tasse, ovviamente. E come mai l imposizione fiscale sul lavoro è così alta in Italia. Perchè si deve rimediare all evasione dilagante. Ergo: il problema non è certo l art 18. Si inizi a far pagare le tasse a chi le evade alla grande da sempre. Poi forse si libereranno risorse per incrementare i salari, abbassando le tasse. Altro capitolo dolente: i nostri imprenditori fanno letteralmente ridere. Parlano tanto di innovazione ma sono affetti da un nanismo cronico che impedisce qualunque investimento in ricerca e sviluppo, settore considerato dai piu "un centro di costo"... poi dan la colpa al sindacato, ma va a .....
La preoccupazione è l'art 18, non dare uno stipendio dignitoso ai lavoratori.
27.02|10:12 Paolo Rosi
Vero Monti e Confindustria?
paragonare le mele con le patate
27.02|10:12 Lettore1000
questi paragoni non significano nulla, l'unica cosa che si può paragonare è il potere d'acquisto.. Non è che vivere a Monaco costa come vivere a Palermo. Forse come vivere a Milano, dove gli stipendi sicuramente sono il doppio di quelli di Palermo. Aumentino l'occupazione e gli incentivi alle imprese, e DETASSINO ste benedette buste paghe sia per il datore di lavoro, sia per il lavoratore.. Forse allora gli stipendi si alzeranno, sempre che ci sia un aumento di occupazione.. Se i disoccupati sono in aumento come possono aumentare gli stipendi?
ULTIMI IN EUROPA (dipendenti) PRIMI IN EUROPA STIPENDI DELLA POLITICA.....
27.02|10:04 atrebor
Cara Marcegaglia, allora come mai nonsi investe in Italia????Tutta colpa dell'art:18? ma se ci sono 3 milioni di lavoratori che sono tutelati dall'art.18 e gli altri? ma per favore quant epalle ancora ci volete raccontare? non investite in Italia perche e' meglio portare i capitali all'estero, i lavoratori li licenziati lo stesso,altrimenti da dove viene tutta questa disoccupazione? se siamo tutti tutelati con l'art.18 da dove vengono tutti questi lavoratori alla canna del gas? quegli operari delle ffss di Milano sulla torre dal 8/12/11 non erano tutelati con l'art.18? non gli pagano nemmeno la liquidaz<ione perche' stanno aspettando che l'appaltatrice paghi le fatture alle ferrovie..ma come si permettono? la liquidazione sono soldi dei lavoratori accantonati sulla busta paga,cosa c'entra se pagano le fatture o meno??? una cosa vergognosa. inqualificabile i dirigenti italiani....
Questi dati non valgono un fico secco
27.02|10:04 MENCIO
Se fossero veri la distanza tra Irlanda (quasi € 40.000) e Francia (€ 33.500)sarebbe tale, che i Francesi farebbero a cazzotti per emigrare in Irlanda. La faccenda diventa ancora più interessante se si considerano i rialzi negli ultimi quattro anni. La Francia è cresciuta del 10% negli ultimi quattro anni. Ciò significa che nel 2005 era addirittura alla fame. Suvvia!
e hanno il coraggio di parlare
27.02|10:03 peppe5353
dell'articolo 18, ma vergognatevi solo a pensare una cosa del genere, i gerci in bancarotta ci superano come stipendi, questo è il governo silvio-bis.
Fate presto..no,fate attenzione!
27.02|10:03 Stef60
Qui l'unica cosa da scardinare è la classe buro-politica che nel corso dei decenni si è metastatizzata in tutti i gangli della società,,emanando norme lacci e lacciuoli per automantenersi e facendo sì che,al di là del colore dei governi nazionali, spesa e debito pubblico continuino bellamente a salire ( cosa accaduta anche a gennaio,alla faccia dei tecnici).Il tutto col beneplacito delle cosiddette parti sociali,tese a mantenere soltanto rendite di posizione. Qualcuno doveva pur pagarla questa situazione , e tutto si è scaricato sui salari.Non ne vedo via d'uscita anche perchè nessuno vuol segare il ramo su cui sta seduto ( Monti sta lì solo perchè i parlamentari si sono autogarantiti un altro anno e mezzo di prebende , altro che ideali salva-Italia) e una costituzione antiquata e blocca-tutto completa il quadro.Si rischia o la rivolta fiscale o la rivolta tout-court,quello è il vero baratro,altro che spread da speculazione.
Rigidità dei contratti?
27.02|09:57 Italian Sniper
Da quando il mercato del lavoro è stato sconvolto dalla legge 30 (legge Biagi) parlare di rigidità dei contratti non ha un senso! Lavoro per una multinazionale che da anni ormai assume solo con contratti precari. Questi poveri ragazzi, nonostante spesso posseggano curriculum invidiabili vengono pagati un tozzo di pane e sacrificati al primo rovescio (alla faccia delle "risorse umane"). Per quelli che hanno un contratto "old style", 4 soldi e dimissioni, altrimenti la vita diventa un inferno. Per favore non mi si parli piu di impossibilità di licenziare. Chi lo afferam parla solo per presa di posizione ideologica.
i nostri politici invece i primi
27.02|09:52 axruggeri
I nostri bravi governanti però detengono il recordo degli stipendi più alti, qualcosa no và e la situazione prima o poi diventerà esplosiva, è solo questione di tempo....speriamo poco!
Ora diranno che...
27.02|09:52 il_sudista
e' tutta colpa dell'articolo 18.
Ma non finisce lì!
27.02|09:52 pier44
Bene balkanian, ma anche altri commenti sono buoni. Si dovrebbe aggiungere che i prezzi in Italia, gonfiati dal commercio, sono largamente superiori a quelli di altri paesi considerati ricchi. Londra, per esempio: fotocamera 199£ - 340€; Yogurt (cfz da 8) (in promozione 2,5£) 3£ - 4,85€; DVD vergini (cfz 25) 11,90£ - 30/36€. Ovviamente stessi prodotti.
industriali mezze tacche
27.02|09:52 jenkin
La stragarande maggioranza degli industriali italiani sono delle mezze tacche senza alcuna una visione strategica di medio-lungo termine. Le loro aziende sono rimaste in piedi grazie allo sfruttamento dei lavoratori e agli incentivi di Stato. Da parte loro sono capaci soltanto a delocalizzare. Il punto è che questo modello ci pone in concorrenza con la Cina, e non con i Paesi più industrializzati. La Francia e la Germania puntano fortemente sull'innovazione dei processi e sulla ricerca, proprio per non dovere competere con la Cina, contro la quale se ti abbassi al suo modello sei finito.
A proposito di Grandi Opere
27.02|09:41 balkanian
che qualcuno definisce inutili e troppo costose, faccio notare che la Mercedes sta chiudendo il suo Hub di distribuzione a Roma-Civitavecchia (un migliaio di persone) per aprirlo a Berlino. Apparentemente (secondo Mercedes) perche non e' stata terminata l'Autostrada Orte-Civitavecchia, cioe' il collegamento Dorsale Autostradale con il Porto Marittimo. Anche se cio' non fosse vero (cioe' la causa della chiusura), NOI (!) facciamo di tutto per sponsorizzarne i motivi. Ora andate a scrivere di nuovo che è colpa dello Stato, cioe' degli "alieni"?
parnaso
27.02|09:41 Lettore_2190276
sono d accordo con te. anch io ho lavorato in germania per anni e il rendimento non e paragonabile. purtoppo per molti in italia lavorare sul lavoro è un optional
IL CoSTO DEL LAVORO IN ITALIA
27.02|09:41 socrateilluso
Allora spieghino Confindustria ed esperti di economia industriale perchè ripetono sempre il solito ritornello che in Italia il costo del lavoro è troppo elevato.Quella che è elevata è l'incapacità dei nostri imprenditori ad organizzare in modo efficiente la loro attività e a competere in modo vincente sui mercati internazionali.E' anche elevata la mentalità da capitalismo di rapina con cui molti sfruttano i loro dipendenti per arricchirsi ,pronti a chiudere l'impresa non appena vi sono delle difficoltà
POLITICI ITALIANI PRIMI IN EUROPA ( PER STIPENDIO )
27.02|09:41 texzzz
Bravissima la nostra classe politica noi quasi ULTIMI in quanto stipendio loro sono i numeri uno!!!!! Mi fanno pena
E ALLORA PERCHE' NON SI INVESTE IN ITALIA?
27.02|09:36 newmonitor
E' una contraddizione che può avere diversi motivi: 1) la rigidità dei contratti (non potendo licenziare, le aziende in caso di difficoltà debbono chiudere); 2) i maggiori costi degli oneri fiscali; 3) i ritardi imposti dalla burocrazia... 4) il minor rendimento dei lavoratori italiani per motivi contrattuali (orari di lavoro ridotti, ferie, o individuali). Se non si conoscono i motivi non c'è riforma che possa migliorare il problema e tantomeno la disoccupazione.
I dati di Eurostat sono evidentemente inattendibili
27.02|09:36 MENCIO
Sono più che convinto che il reddito medio degli Italiani sia troppo basso, ma i dati pubblicati, anche se provenienti da Eurostat, sono inattendibili ed inutilizzabili non solo per l'Italia, ma anche per gli altri paesi europei. A leggere questi dati risulta che l'Irlanda ha un reddito medio di gran lunga superiore a quello della Finlandia e della Francia (che le è sotto di due posizioni)ed è quasi pari alla Germania. L'Irlanda, come è noto, non ha neanche gli occhi per piangere ed è un paese a rischio. Perciò o questi dati sono sballati (e questo significa che in Europa non funziona niente, neppure l'ufficio statistico)o devono essere interpretati in modo così differenziato e specialistico da ricavarne conclusioni notevolmente diverse da quelle per cui si sta dibattendo in modo così populistico e sconclusionato.

Commenti su stipendi in Italia - 1

Dal Corriere:
http://www.corriere.it/dilatua/Primo_Piano/Economia/2012/02/26//stipendi-italia-eurozona_full.shtml
I conti non tornano
27.02|10:54 marco2552
Il pil procapite della Germania e di circa 40.000 dollari pai al cambio attuale a 30.000 euro. L'Italia ha un pil procapite di 34.000 dollari pari a piu di 25.000 euro. Vorrei capire come fanno gli operai in germania a quadagnare 40.000 euro (54.000 dollari) lordi all'anno con quel pil procapite. A parità di occupazione i dati non tornano per niente. La matematica non è un opinione. Chi ha fatto questo sondaggio non è un istituto serio. Fossi un imprendiore tedesco sposterei subito le fabbrriche in Italia o in Polonia visto che si pagano i dipendenti con stipendi molto più bassi.
Vergognatevi:Sindacati,Monti,Fornero,Politici: riadattate la SCALA MOBILE!!!
27.02|10:52 Zio-Nick
Purtroppo il dramma italiano non è solo la discrepanza dei salari italiani rispetto a quelli europei ma soprattutto la disparità salariale tra uomini e donne per non parlare poi di moltissimi giovani impiegati che a parità di competenze e di inquadramento guadagnano molto più degli impiegati di vecchia data solo per essere stati assunti con contratto più alto. Questa è una vergogna tutta italiana che potrebeb essere risolta in un batter d'occhio con uno strumento semplicissimo: LA SCALA MOBILE!! Quest'ultima collegata all'andamento del mercato europeo e dei suoi indici salariali nonché ai parametri contrattuali nostrani grantirebbe gradualmente la soppressione di tutte le ingiustizie salariali. Ma sindacati,politici(se ne resta qualcuno),Monti e la buon Fornero sembrano pensare ad altre chimere e promesse da marinaio.. Queste ingiustizie potrebbero essere risolte definitivamente ma purtroppo la ns classe politica ed i nostri sindacati non esistono più da diversi anni..
Italia=salari gente normale ultimi in Europa!! Salari parlamentari 1 in Europa!!Vergogna!!
27.02|10:52 Zio-Nick
Devo aggiungere pena(per non dire altro) alla vergogna? o il Prof Monti,Berlusconi,Bersani e compagnia cantante saprebbero darmi qualche spiegazione in merito? VERGOGNA!!!
Marchionne
27.02|10:52 luca_1963
ma dove vai con la tua Fiat? la sposti in Germania? Inghilterra? Francia? Spagna? Ormai anche Ikea produce in Italia e non più in Cina, ci sara' un motivo.
2009 ???
27.02|10:38 MarcoAP
I dati sono del 2009 ? Ma di che stiamo parlando ? Rifacciano i conti adesso, dopo la crisi che ha affondato la Grecia (con tutti i tagli che ne sono seguiti) e quella che ha messo in ginocchio la Spagna. Mi meraviglio del Corriere che presenta i dati vecchi di 3 anni come se fossero cose attuali.
Pagano sempre i soliti
27.02|10:38 franc2011
Abbiamo scoperto l'acqua calda siamo il paese in Europa dove gli stipendi della gente commune sono i più bassi , il contrario per i manager che rispetto all'europa dei loro colleghi sono i più alti, qui pagano sempre le classi più povere,Fornero vai a toccare anche queste persone sono troppo pagate per quello che fanno anzi non fanno nulla , Complimenti ci hai rubato 3 anni di vita allungando l'uscita alla pensione, il tutto per mantenere questi boiardi di stato.
Il prezzo delle medicine
27.02|10:37 andujar
Nell'autunno scorso ho soggiornato più di un mese a Valencia, ho avuto la necessità di comperarmi due confezioni di medicine che uso abitualmente, il costo è stato qualcosa meno della META', qualcuno potrebbe dirmi chi si rube l'altra metà. VORREI UN RISPOSTA! I politici italiani sono dei governanti inutili
IL COSTO DEL LAVORO IN ITALIA ? TROPPO ALTO !
27.02|10:37 soccorsorosso
cosi' ci e' sempre stato insegnato fino allo sfinimento dai grandi persuasori mediatici (e guai a contraddirli, passavi per vetero comunista.) L'errore che viene fatto e che e' oramai palese a tutti e' che si sommano le tangenti con il costo del lavoro: risultato : un chilometro di autostrada costa tre volte piu' che in Francia
Le cifre della mia busta paga :
27.02|10:37 PP_1234
Questa e' una qualunque delle mie buste paga, non ci sono straordinari ne tentomeno rimbirsi. Totale competenze : 7.878,39 Totale trattenute : 5.308,79 Arrotondamento : 0,50 Netto del mese : 2.570,00 Ogni mese ho 5.000 euro di trattenute !!! Pago io per tutti quei barboni truffatori che non pagano !!! GRAZIE !
Vergognatevi:Sindacati,Monti,Fornero,Politici: riadattate la SCALA MOBILE!!!
27.02|10:37 Zio-Nick
Il dramma in Italia non è solo la discrepanza dei salari italiani rispetto a quelli europei ma sopratutto la disparità salariale tra uomini e donne per non parlare poi di moltissimi giovani impiegati che a parità di competenze e di inquadramento guadagnano molto più degli impiegati di vecchia data solo per essere stati assunti con contratto più alto. Questa è una vergogna tutta italiana che potrebeb essere risolta in un batter d'occhio con uno strumento semplicissimo: LA SCALA MOBILE!! Quest'ultima collegata all'andamento del mercato europeo e dei suoi indici salariali nonché ai parametri contrattuali nostrani grantirebbe gradualmente la soppressione di tutte le ingiustizie salariali. Ma sindacati,politici(se ne resta qualcuno),Monti e la buon Fornero sembrano pensare ad altre chimere e promesse da marinaio.. Queste ingiustizie potrebbero
amici,
27.02|10:37 Lettore_2190276
l unica maniera per risalire è dare di piu e chiedere meno, a cominciare pero dai nostri amministratori che devono dare l esempio. a me viene gia il voltastomaco a pensare alle prossime elezioni a vedere quelle faccette che chiedono il voto
La quantità di ricchezza in circolazione è limitata
27.02|10:37 MarcoAP
Se in Italia ci sono più persone che rubano, ne avanzerà di meno per gli onesti.
Pagano sempre i soliti
27.02|10:37 franc2011
Il tuo commento
Anche con i dati alla mano...
27.02|10:37 il_sudista
dicono che non è vero...che sono statistiche falsate! Imprenditori scandalosi, siete voi la palla al piede dell'Italia non gli operai. Perchè questa sarebbe una statistica sfalsata mentre i paragoni dell'art 18 con le leggi europee sono sacrosanti? Operai di tutto il mondo unitevi! Oggi come ieri bisogna lottare per non farsi fregare.
@Lettore1000
27.02|10:22 balkanian
Scusa, ma Lei dove vive? Guardi che vivere a Monaco (di Baviera) costa MOLTO MA MOLTO MENO che vivere (?) a Palermo. L'unica cosa che potrebbe costare meno a Palermo e' il riscaldamento(ma non ne sono convinto, visto che a Monaco le case sono supercoibentate e a Palermo si sente anche il respiro del vicino di appartamento), nonche' il cappuccino e cornetto al bar. Inoltre la parola "Vivere" per Palermo la tramuterei in "sopravvivere". Perche', secondo voi a Palermo funziona la Sanita' come a Monaco?, le strade sono pulite come a Monaco? ometto altre cose per amor di patria. E credo che , riscaldamento a parte, perfino a Milano (se non stai prorio in centro) la vita sia meno cara che a Palermo.
Che dite politici?
27.02|10:22 romarg
dopo la pubblicazione degli stipendi on line dei dirigenti dello stato, prenderei questo dato e lo farei leggere hai nostri economisti del governo, cosa dite' perche in italia ci si adegua in un istante per fare gli aumenti su tutto rispetto alla media europea, e non si fa niente per gli stipendi?
Tutto il marcio dell'Italia sono:"le pensioni, e l'articolo 18"
27.02|10:22 atrebor
Non e' per caso che siete voi imprenditori che guadagnate troppo e affamate il popolo? io credo che siate voi gli incapaci(PER modo di dire) perche' a fare i vostri interessi siete bravissimi.Come fa una persona a guadagnare 7.5 milioni di euro all'anno? e poi fare le riforme per mandarci in pensione piu' tardi e toglierci l'art. 18? con che coraggio questa gente ancora apre la bocca? con il mio stipendio di un mese, le loro mogli si pagano il centro benessere per un week end,perche' troppo stressate,infatti credo che si a abbastanza stressante pensare come spendere tutti quei soldi, davvero alienante,e' molto piu' facile pr noi poveracci arrivare a fine mese,non dobbiamo spremere le meningi per come spenderli...non li abbiamo,tutto molto meno alienante.VERGOGNOSI, solo in Italia possono succedere queste cose.Vorrei anche sapere cosa e' costato alla comunita' 10 anni di processo MILS per l'ex premier? ilsig, Ghedini pagato d anoi contribuenti per fare il parlamentare, non e' mai entrato in parlamento, troppo occupato ad andare in giro per i processi di berlusconi...Marcegalgia e Fornero, questi sono gli assenteisti strapagati da noi... non l'operaio che fa la pausa caffe' un po' piu' lunga, magari dopo 4 ore di catena di montaggio o ai forni!!!!!! SIETE UN GOVERNO TECNICO BIS BERLUSCONI...ALTRO CHE TECNICO E IL PD VI DA ANCHE I VOTI...hanno paura di perdere la poltrona ...
BUFALE - CHE VERGOGNA
27.02|10:20 MassimoSpagna
Un salario lordo senza tenere presente il TFR non è paragonabile ad uno spagnolo che NON ha it TFR. Siamo sempre i soliti ''manipolatori'' dell'informazione. Stessa cosa succede per i dati della discoccupazione in Italia, falsati dalle furberie della cassa integrazione che non entra nella statistica della disoccupazione come negli altri paesi. Saluti
Mezza verità
27.02|10:20 Lettore_2177017
E' vero che i dipendenti Italiani hanno uno stipendio medio mensile più basso delle controparti. Quello che non si dice è che al datore di lavoro un dipendente Italiano costa almeno il 35% in più della media Europea e che se si sommano tredicesima, quattordicesima e TFR al netto dei 35 giorni di ferie + festività soppresse + permessi obbligatori la retribuzione oraria pro capite è esattamente in linea con la media.
Stef60
27.02|10:20 andujar
Completamente d'accordo! Siamo nella cacca e non ne verremo più fuori, anche l'Europa ci è contro. l'unica è emigrare e smettere di pagare le tasse per mantenere e bene tutti questi parassiti.

Stipendi dipendenti, Italia fra le ultime d'Europa

Statistica di Eurostat mostra che gli stipendi dei dipendenti delle aziende italiane sono tra i più bassi d'Europa, inferiori anche a Grecia e Spagna.
Uno studio effettuato da Eurostat mostra che l'Italia è fra i paesi europei dove gli stipendi dei dipendenti delle aziende con almeno 10 impiegati è fra i più bassi d'Europa al 12° posto fra i Paesi dell'Eurozona, dietro anche a Irlanda, Grecia, Spagna e Cipro. Questo nonostante la nostra economia sia - si dice - al 3° posto continentale e nonostante un altro studio effettuato mostri che le retribuzioni medie dei top manager di aziende quotate italiane siano al 2° posto nella Ue.
In particolare, la media italiana delle retribuzioni (lo studio si riferisce a dati del 2009 e riguarda le aziende dell'industria o dei servizi) è di 23.406 euro lordi annui, cifra che ci permette di superare solo i "colleghi" assunti presso società di Malta, Slovacchia, Slovenia e Portogallo che chiude la classifica con una media di 17.129 euro ogni 12 mesi. Ma questi Paesi hanno però superficie, popolazione e sviluppo industriale ben diversi da quelli dell'Italia.
Ma quello che emerge dallo studio è anche che l'incremento di tali retribuzioni, rispetto al 2005, pone la Penisola a livelli molto bassi ben al di sotto degli aumenti fatti registrare altrove.
Andando con ordine, si nota che i dipendenti con gli stipendi migliori si trovano in Lussemburgo: in questo caso, il guadagno è di 48.914, ossia più del doppio rispetto all'Italia. Subito sotto, l'Olanda (44.412) seguita da Germania (41.100), Irlanda (39.858), Finlandia (39.197), Francia (33.574) e Austria (33.384). Quello che però deve far accendere un campanello d'allarme è che anche i dipendenti delle aziende di Grecia, Spagna e Cipro a fine anno - oltre che a fine mese - guadagnano di più: 29.160 euro per gli ellenici, 26.316 per gli iberici e 24.775 euro per gli abitanti dell'isola mediterranea.
Ed ecco le differenze tra le retribuzioni del 2005 e quelle del 2009: il rialzo registrato in Italia è appena del 3,3%, contro il +29,4% della Spagna e il +22% del Portogallo. Colpa dell'avvento dell'Euro? Colpa della crisi, del carico fiscale o della minor produttività? O del costo del lavoro? Fatto sta che in 4 anni, gli emolumenti lordi annui dei dipendenti del piccolo Lussemburgo sono aumentati del 16,1%, quelli dell'Olanda del 14,7%, quelli del Belgio dell'11% e quelli di Francia e Germania del 10 e del 6,2%.
L'istituto di statistica europeo ha anche reso noto i risultati le cifre sulla differenza media degli stipendi di uomini e donne, o "unadjusted gender pay gap", che vede la percentuale italiana vicina al 5% (in Europa è del 17%) anche a causa dello scarso ricorso al part time per il gentil sesso.

Fonte:
http://www.manageronline.it/articoli/vedi/5745/stipendi-dipendenti-italia-fra-le-ultime-deuropa/