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sabato 29 gennaio 2011

Maxi bonus e stipendi triplicati ai top manager Goldman Sachs nonostante gli utili in calo

Resta alta la febbre dei maxi bonus per i banchieri di Wall Street, nonostante la crisi non possa certo dirsi alle spalle. Non è passata per esempio a Goldman Sachs, la banca che più di ogni altra rappresenta agli occhi dell'opinione pubblica americana gli eccessi della finanza (nel 2010 ha pagato alla Sec una multa da 550 milioni di dollari per archiviare le accuse di truffa sui derivati nel pieno della crisi dei mutui subprime).

Stipendi triplicati e bonus per oltre 12 milioni di dollari
Dalla documentazione di bilancio presentata all'authority dei mercati emerge che Goldman ha aumentato compensi e bonus ai suoi top manager, a partire dal ceo Lloyd Blankfein. Il suo stipendio base è più che triplicato, passando dai 600mila dollari del 2009 a 1 milione e 850mila dollari. Il 26 gennaio ha incassato 78 mila e 111 azioni vincolate (cioè non vendibili nei prossimi cinque anni) per un valore complessivo di 12 milioni e 600mila dollari. Numeri in crescita rispetto ai 9 milioni di dollari, sempre in azioni vincolate, ricevuti nel 2009. Prima della crisi Blankfein riceveva i premi, decisamente più consistenti, in contanti: 27 milioni di dollari, sia nel 2006 che nel 2007.

Stesso trattamento e identiche cifre sono stati riservati al cheif financial officer David Viniar, al presidente Gary Cohn e ai vice presidenti J Micheal Evans e John Weinberg. Ciascuno ha incassato la stessa quota di azioni vincolate avute dal ceo (78 mila e 111) e si è visto triplicare lo stipendio base, salito a 1 milione e 850mila dollari.

Performance non esaltanti nel 2010
Salgono bonus e compensi nonostante nel 2010 gli utli (8,35 miliardi di dollari) siano calati del 38% rispetto al 2009. Bisogna tuttavia ricordare che il 2009 della banca amercana è stato un anno di profitti record grazie al trading: oltre 13 miliardi di dollari. Sempre nel 2009 Goldman aveva messo in atto una corposa sforbiciata agli stipendi di tutti i suoi dipendenti per dare un segnale in un periodo in cui impazzavano le crociate anti bonus.

Come si comportano le altre grandi banche
Stipendi e bonus aumentano non solo a Goldman Sachs, ma anche nelle altre grandi banche americane. Non poteva essere altrimenti per Vikram Pandit, che nel 2009 si era autoridotto lo stipendio alla simbolica cifra di un dollaro fino a quando la banca non avesse riconquistato stabilità. Nel 2010 l'amministratore delegato di Citigroup ha incassato uno stipendio base di 1 milione e 750mila dollari. James Gorman, presidente di Morgan Stanley, tra bonus e stock option, si è visto premiare la propria performance (i conti del 2010 sono andati meglio delle attese) con 7,4 milioni di dollari. Certo, queste cifre sono briciole se confrontate ai guadagni realizzati dai veri re mida della finanza Usa: i manager dei grandi hedge fund. Secondo le prime stime John Paulson, gestore dell'omonimo fondo, ha intascato oltre cinque miliardi di dollari nel 2010.


fonte:

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-01-29/maxi-bonus-stipendi-triplicati-145449.shtml?uuid=AaY8A93C


martedì 25 gennaio 2011

I ricchi stipendi dei Consiglieri Regionali

I consiglieri regionali non se la passano poi tanto male. I più pagati dopo i piemontesi (16mila euro mensili) sono quelli della Puglia (13mila 830 euro al mese), Abruzzo (13mila 359), Lombardia (dodicimila 555),


Sardegna (undicimila 417), Calabria (undicimila 316 euro) e Emilia-Romagna (undicimila euro). Quanto ai presidenti di regione, invece, spicca su tutti quello pugliese: Nichi Vendola percepisce 18mila 885 euro mensili. Alle sue spalle i Governatori di Sardegna (Cappellacci) e Sicilia (Raffaele Lombardo), che incassano rispettivamente 14mila 624 e 14mila 329 euro mensili.

Fonte:
http://vincent2912.blogspot.com/2011/01/i-ricchi-stipendi-dei-consiglieri.html

lunedì 24 gennaio 2011

Top manager, ecco gli stipendi d'oro

Il più ricco è Tondato a capo di Autogrill: guadagna 2,9 milioni di euro

E' Gianmario «freccia» Tondato, il manager trevigiano più pagato: il suo stipendio da amministratore delegato del Gruppo Autogrill è pari a 2,986.343 milioni di euro. Nella classifica degli stipendi dei top manager è tra i venti più pagati d'Italia. Dietro di lui, Stefano Beraldo, ex De' Longhi ed ora amministratore delegato del Gruppo Coin, che prende 1,440 milioni di euro. Più indietro Diego Bolzonello, amministratore delegato di Geox (651 mila euro). Nella classifica degli stipendi - pubblicata da Mf - appaiono anche gli azionisti, perchè negli anni della crisi - e di magri dividenti - hanno provveduto a farsi remunerare direttamente dalle società quotate. Così, accanto a manager puri, vi sono anche i nomi di Mario Moretti Polegato, presidente di Geox (1,8 milioni di euro), Luciano Benetton (1,6 milioni di euro), Fabio De' Longhi (852 mila euro), Carlo e Giuliana Benetton (800 mila euro ciascuno), mentre Gilberto si ferma a 255 mila euro. Ma il manager trevigiano in assoluto più pagato è l'opitergino Tondato Da Ruos, classe 1960, dal 2003 a capo del più importante gruppo retail d'Italia. Il suo nome si colloca nella stessa fascia di top manager del calibro di Sergio Marchionne di Fiat (4,7 milioni di euro), Franco Bernabé di Telecom (3,4 milioni) e Jean Claude Blanc di Juventus (2,2 milioni di euro). Dopo Tondato ci sono il mestrino con casa a Preganziol Stefano Beraldo, Diego Bolzonello da sempre uomo di fiducia di mister Geox, il coneglianese Enrico Marchi presidente di Save (595 mila euro), Luigi Paro, a.d. di Nice (538 mila), Gildo Salton di Asco Holding (316 mila), Lauro Buoro (315 mila), il direttore generale di Stefanel Luciano Santel (271 mila). Ben retribuiti gli amministratori di Nice: oltre al top manager Paro, appaiono nella classifica anche gli stipendi di Oscar Marchetto (213 mila), Lorenzo Galberti (198 mila), Frederic Bruno Krantz (191 mila), Giorgio Zanutto (181 mila), Davide Gentilini (179 mila). In pratica tutto il consiglio di amministrazione dell'azienda di sistemi di automazione di Oderzo. Nella classifica citati anche Alessandro Benetton (159 mila euro) e il figlio di mister Geox, Enrico Moretti Polegato (150 mila).

Fonte:
http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2011/01/23/news/top-manager-ecco-gli-stipendi-d-oro-3257039

domenica 9 gennaio 2011

Quanto guadagnano consiglieri e governatori in tutte le regioni

Ecco stipendi e rimborsi di tutte le regioni italiane

di Ivano Porfiri

Non si campa male con oltre seimila euro netti al mese, specie se si fa un confronto con la miriade di precari, cassintegrati, pensionati al minimo o poco più, operai e impiegati (spesso con laurea) con stipendi da mille euro o anche meno. Ma quando i politici umbri confrontano le loro buste paga con i colleghi delle altre regioni italiane – bisogna dirlo – fanno la figura dei poveracci. Umbria24.it vi propone i dati sulle indennità nette e sui rimborsi che i politici delle amministrazioni regionali percepiscono in tutta Italia. Sono dati della conferenza dei presidenti dei consigli regionali e sono aggiornati al primo novembre 2010.

CLICCA QUI PER CONSULTARE LA TABELLA

Precisazione I dati non sempre sono facilmente raffrontabili perché le retribuzioni vengono calibrate, sia negli importi che nella loro composizione, in modo diverso a seconda della legislazione regionale. Dai numeri riportati in tabella mancano alcune voci. Dove c’è lo zero è perché quella regione non prevede quel tipo di emolumento. Dove la voce è mancante è perché si tratta di dati mancanti, probabilmente non trasmessi.

Ulteriori dimagrimenti Diverse regioni, da novembre ad oggi, hanno lavorato a riduzioni dei costi della politica. E’ il caso dell’Umbria, che dal primo gennaio ha diminuito ulteriormente gli emolumenti (fino al 2014) in due direzioni: taglio del 10% alla cifre eccedente gli 80 mila euro annuali (cioè 3.800 euro lordi in meno a testa) e agganciamento del 25% della «quota fissa di permanenza» all’effettiva presenza alle sedute consiliari. Più un ulteriore taglio di 5 mila euro l’anno per le spese dei gruppi. Questo porta i valori dell’Umbria in giù di qualche centinaio di euro al mese rispetto ai dati riportati in tabella. Oggi un consigliere «semplice» (senza incarichi) di Palazzo Cesaroni percepisce circa 6.000-6.200 euro netti al mese.

Piemontesi paperoni Guardando al panorama nazionale, invece, ad emergere sono le differenze abnormi tra le diverse regioni. Che dire, ad esempio, dei 16.630 euro netti al mese che si mette in tasca un consigliere regionale «semplice» in Piemonte, che nella classifica dei paperoni precede Lombardia (12.555), Calabria (11.316), Campania (10.972), Sicilia (10.946), Puglia (10.432), Veneto (10.280) e il piccolo Molise con ben 10.255 euro netti al mese? I più poveri sono gli umbri seguiti da valdaostani, trentini, marchigiani e lucani, tutti sotto i 7 mila euro. Da verificare il dato sardo, in cui manca la voce “Rimborso”.

Governatori Anche tra i presidenti di regione, Catiuscia Marini è quella costretta a «stringere la cinghia» di più con i suoi 7.102 euro (anche in questo caso la cifra va rivista al ribasso perché il taglio di cui sopra riguarda anche i componenti la giunta) . Non paga di certo lei la cena – e non solo per galanteria – quando si ritrova con Nichi Vendola (14.595 euro netti al mese) o con Salvatore Lombardo (14.329). Ricchi anche i governatori di Calabria, Lombardia, Lazio (dati comprensibili, se si vuole) e ancora del piccolo ma facoltoso Molise (meno comprensibile) in cui il senatore Angelo Michele Iorio intasca 12.038 euro netti al mese.

Assessori Fare l’assessore, senza dubbio, conviene al Sud Italia. Quelli meglio pagati sono quelli calabresi (12.844 euro netti al mese), davanti ai colleghi pugliesi, campani (compreso il responsabile della gestione rifiuti), emiliani, liguri. Qui manca, però,il dato siciliano.

Altri incarichi Tra le altre voci, spiccano i ricchi emolumenti piemontesi per gli incarichi che vanno dal presidente di commissione al presidente della giunta per le elezioni fino al consigliere segretario e segretario questore, tutti intorno ai 17 mila euro al mese (più del povero Roberto Cota, presidente di regione). Ottimamente pagati questi incarichi anche in Sicilia, Calabria e, di nuovo, Molise. In generale più parche le regioni della dorsale appenninica: Umbria, Toscana e Marche.

fonte:

http://www.umbria24.it/quanto-guadagnano-consiglieri-e-governatori-ecco-stipendi-e-rimborsi-di-tutte-le-regioni/13762.html