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lunedì 15 marzo 2010

Redditi dichiarati al fisco nel 2008 in Italia

Tabella 3 - Redditi dichiarati al fisco nel 2008
(dati in migliaia di euro)
Categorie di contribuenti
Reddito medio dichiarato
Notai
404,8
Farmacisti
126,1
Dirigenti
105,5
Avvocati
49,1
Dentisti
45,1
Tabaccai
43,5
Ingegneri
37,4
Architetti
26,3
Consulenti fiscali
24
Geometri
23,9
Agenti immobiliari
22,7
Albergatori
21,1
Agronomi
21
Giornalai
20
Concessionari automobili
19,2
Psicologi
17,1
Ristoratori e bar
16,4
Gioiellieri e orologiai
15,8
Meccanici
15,4
Tassisti
13,6
Parrucchieri e barbieri
10,4
Media (totale contribuenti)
18,9
Fonte: Elaborazioni e stime Manageritalia su dati Agenzia delle entrate (Banca dati studi di settore)

domenica 14 marzo 2010

Informatica 2010 in Italia sarà negativa secondo Assinform. Nuovi disoccupati e aziende in crisi..

Oggi a Milano sono stati presentati i dati di anticipazione del Rapporto Assinform 2010, che fotografano nel nostro Paese un settore IT fortemente penalizzato dalla crisi.

Paolo Angelucci, Presidente di Assinform, ha definito il 2009 'annus horribilis' per il mercato mondiale dell'Ict. Il disinvestimento italiano in Information Technology, pari a 1.657 milioni di euro, è un segnale allarmante di arretramento del Paese verso assetti strutturali di basso profilo competitivo, che rischiano di condannarci alla stagnazione.

Lo scorso anno abbiamo segnato un passo indietro del -8.1%, mentre per il finire dell'attuale l'Italia è destinata a segnare un -3.1%.

Sono, infatti, arretrati tutti i parametri del mercato: hardware (-14,8%), software (- 3,6%), servizi (- 6,5%); grandi imprese (-10,3%), medie (- 7,3%), piccole (-8,0%).

L'impatto economico e occupazionale dell'IT, nonché le sue potenzialità nei processi di sviluppo del Paese sono largamente sottovalutati dalle istituzioni.

Eppure, per uscire dalla crisi e aprire la strada della crescita, l'Italia non ha scelta, deve riprendere a investire in Information Technology.

Per questo occorre un'azione che sia un segnale chiaro di inversione di tendenza, anticipatore di una politica strategica per l'innovazione e lo sviluppo.

Come nel mercato automobilistico, anche nel settore software si dovrebbe pensare a degli incentivi per la rottamazione. Anche per il fatto che gli incentivi nel settore IT sono due volte e mezzo più efficaci di quelli fatti nel mercato delle auto.

I software applicativi, infatti, sono fattori cruciali per la modernizzazione delle imprese, dell'economia, della PA e costituiscono il cuore del valore aggiunto prodotto dal settore in Italia.

Per quanto riguarda le aziende invece, si confermano, purtroppo, le previsioni negative sull'andamento occupazionale. Il 65% delle aziende conferma i livelli dei dipendenti dello scorso anno; il 27% pensa ad un miglioramento e l'8% circa prevede dei tagli.

Il calo maggiore è previsto per i consulenti delle grandi imprese, delle quali ben il 54,5% ha dichiarato di utilizzare meno forza lavoro esterna, molto spesso purtroppo formata da dipendenti di medie e piccole imprese della filiera.

Sul fronte delle telecomunicazioni la situazione non migliora affatto: per la prima volta da tre lustri a questa parte il mercato della telefonia mobile segna una contrazione nella sua crescita pari a -1,5%.

Durante la conferenza Angelucci ha infine annunciato alcune importanti iniziative di Assinform.

Un argomento che preme molto è la tendenza tutta italiana di abbassare le tariffe professionali, trascurando la qualità. Tutto ciò mortifica gli investimenti in capitale umano delle imprese IT, che rappresenta ben il 26% dei ricavi aziendali, mentre penalizza i clienti e la qualità dei loro progetti e servizi.

Inoltre stiamo per concludere un primo accordo innovativo con un importante istituto bancario che prevede finanziamenti a medio termine per le aziende che investono in IT comprendendo, per la prima volta, anche le componenti immateriali (software e servizi) .


Fonte:

http://www.businessonline.it/3/LavoroeFisco/2708/rapporto-assinform-mercato-it-2010-italia.html