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domenica 1 giugno 2008

Stipendi nota dolente dell'It

Ict - Professioni e carriere - da Linea Edp n. 22/07
Tendenzialmente invariate rispetto allo scorso anno, le retribuzioni non soddisfano i professionisti Ict, che sono meglio pagati quando vicini al business

Dopo aver analizzato le figure professionali dal punto di vista della carriera (si veda Linea Edp n° 21) in questa seconda puntata dell'indagine esclusiva Ict Professioni e carriere 2007, l'attenzione si concentra sulle tematiche retributive degli addetti che operano nel comparto, sulle loro posizioni contrattuali e sul peso della formazione.

Le retribuzioni, va da sé, rappresentano un elemento cruciale e imprescindibile all'interno dei percorsi professionali. In particolare, le risposte fornite dai 932 partecipanti all'indagine di quest'anno mostrano come il livello contenuto degli stipendi costituisca il principale elemento di insoddisfazio- ne nei confronti dell'impiego attualmente coperto. Quasi il 79% dei rispondenti dispone, infatti, di una retribuzione annua lorda inferiore ai 50.000 euro, ma la maggioranza di questi si colloca nella fascia “fino a 30.000 euro”, per una retribuzione media pari a circa 37.000 euro all'anno. È comprensibile, quindi, un generale livello di insoddisfazione rispetto a questo elemento, che risulta in qualche modo rafforzato guardando alle variazioni delle retribuzioni rispetto all'anno appena trascorso. Il risultato è, infatti, allineato, con minimi scostamenti, a quanto rilevato nell'edizione 2006 dell'indagine. La retribuzione lorda annuale si è mantenuta nella maggioranza dei casi invariata.

Va, comunque, sottolineato un elemento, per così dire, positivo, ovvero solo nel 9% dei casi le retribuzioni sono diminuite.

Tuttavia, le risposte fornite mostrano una situazione lievemente peggiorativa rispetto a quella dell'anno scorso che era, infatti, caratterizzata da una percentuale maggiore di chi aveva avuto aumenti di salario. Sono le aree aziendali più tecniche, vale a dire manutenzione e assistenza, sviluppo e programmazione, sistemi, reti e sicurezza a essere caratterizzati dai livelli retributivi più bassi.

Al contrario, le risorse più retribuite si posizionano nelle aree a ridosso del business, ovvero direzione e gestione, commerciale, marketing e comunicazione e consulenza (rispettivamente con picchi del 19,7%, 10,9% e 6% di addetti che guadagnano oltre i 70.000 euro), generalmente caratterizzate da competenze e da gradi di scolarizzazione di livello più alto.

Oltre alla retribuzione annua, il 74,7% dei rispondenti riceve alcuni benefit. In generale, ogni risorsa può contare su un mix diverso di benefit che rappresentano, nella maggioranza dei casi, strumenti atti a facilitare la vita lavorativa, quali il cellulare (45,7% dei casi), il notebook (42,1%), i ticket restaurant (36,5%), la carta di credito aziendale (16,4%) e così via. Quelli rivolti alla risorsa come individuo, quali assicurazioni, cure mediche e viaggi premio, appaiono meno frequenti. Le retribuzioni più alte premiano, in genere, le figure caratterizzate da una maggiore seniority derivante sia dall'età anagrafica che dall'anzianità aziendale o, comunque, di ruolo. Le persone sotto i trent'anni, invece, sono, mediamente, le meno retribuite. Il risultato non sorprende in quanto tali risorse ricoprono, nella prevalenza dei casi, ruoli maggiormente tecnici/operativi, ovvero di sviluppo, programmazione e assistenza, le cui competenze distintive sono, in generale, il risultato di percorsi educativi e formativi più brevi e, come tali, meno remunerati.

Il ruolo influenza lo stipendio

In particolare, nelle fasce di età tra i 41 e i 55 anni ricadono le figure professionali con ruoli di maggiore responsabilità, sia commerciali che tecniche, e questo si riflette nei livelli medi di retribuzione, che oscillano, infatti, tra 41.000 e 47.000 euro.

Livelli retributivi più elevati contraddistinguono, come già detto, proprio le figure di maggiore responsabilità. Tra queste, il Cio, i vari responsabili di divisione e i manager di estrazione più tecnica (Edp manager, security manger e così via), le cui retribuzioni medie vanno da un massimo di 58.750 euro per il Cio ai circa 37.000 euro del responsabile acquisti.

Le rilevazioni, comunque, mostrano una situazione piuttosto particolare. Infatti, sia il Cio che il responsabile dei sistemi informativi registrano, mediamente una retribuzione annua lorda superiore a quella dell'amministratore delegato/direttore generale/titolare d'azienda. La ragione di questo risultato va ricercata nella natura del panel e in particolare nella relazione esistente tra età e livello retributivo delle risorse.

In sintesi:

la maggioranza dei Cio facenti parte del panel, vale a dire il 64,3%, ha una retribuzione annua lorda superiore ai 60.000 euro. Di queste risorse, oltre la metà ha un'età superiore ai 45 anni;

analogamente al caso precedente, le persone che ricoprono il ruolo di responsabile dei sistemi informativi si collocano nella maggioranza dei casi su livelli di età elevati e, come tali, sono caratterizzati da parecchi anni di esperienza lavorativa, che vanno remunerati in modo opportuno;

al contrario, per quanto riguarda la figura di Ad/Dg/titolare d'azienda, i rispondenti con questo ruolo si sono maggiormente concentrati nelle fasce di età inferiori ai 45 anni. Ciò determina una conseguente polarizzazione della retribuzione media annua lorda su livelli inferiori.

In altre parole, il panel d'indagine risulta composto da Ad/Ag/titolari d'azienda mediamente più giovani delle persone con ruoli di gestione nell'ambito dei sistemi informativi e che, trovandosi all'inizio della loro carriera professionale, sono caratterizzati da retribuzioni mediamente più contenute.

A parità di ruolo/figura professionale, poi, le retribuzioni sono influenzate dalle dimensioni aziendali. Le società più grandi hanno, in genere, disponibilità finanziarie superiori e, quindi, prevedono trattamenti più favorevoli per i propri dipendenti.

L'esperienza conta

Analizzando la seniority professionale dei rispondenti, le risposte mostrano un legame diretto tra la permanenza nella stessa azienda o nello stesso ruolo e il livello retributivo percepito. In particolare, all'aumentare del periodo di permanenza nella stessa azienda, mediamente oltre i 6 anni, la retribuzione aumenta sia per i normali scatti di anzianità contrattuali sia per la crescente importanza della risorsa.

L'appartenenza al sesso femminile, poi, influenza, in senso negativo, il livello di retribuzione percepito. Solo il 13% delle donne, infatti, dichiara redditi superiori a 50.000 euro; tale percentuale cresce a circa il 23% per gli uomini. Al contrario, le donne non sembrano particolarmente svantaggiate nelle variazioni annuali del livello retributivo.


Fonte:

http://www.01net.it/articoli/0,1254,1_ART_79896,00.html


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